«Non era dovuta. Ho apprezzato la sua grande sincerità, mi ha detto che non poteva convocarmi perché non ho fatto la preparazione»

Nella sua intervista a Sport Mediaset Bonucci ha sparato a zero su Allegri e la Juventus ma ha parlato bene di Luciano Spalletti.
Bonucci punta ancora alla Nazionale:
«Spalletti mi ha chiamato e fa capire lo spessore umano del ct. Non era dovuta. Ho apprezzato la sua grande sincerità, mi ha detto che non poteva convocarmi perché non ho fatto la preparazione. Me l’aspettavo, non sono uno scemo. Il mio obiettivo è tornare in azzurro, di dare tutto a Berlino, giocare quanto è possibile, e poi vediamo».
«In entrambi i casi sono andato via per decisioni forzate dalla presa di posizione di un singolo che non sono io. Parlo dell’allenatore. In tanti anni per amore della Juve ho sempre scelto di chinare la testa. Non ho mai avuto un rapporto con lui come avrei voluto, non solo per il mio carattere. Ho preso posizioni per il bene dei miei compagni e forse questa cosa ha creato un corto circuito».
«Ho letto e sentito cose non vere dette dalla Juventus e dall’allenatore. E’ falso che a ottobre e a febbraio mi era stata comunicata la volontà di interrompere il rapporto alla fine della stagione. Anzi, a fine maggio avevo dato la mia disponibilità per essere la quinta-sesta scelta in difesa, a fare la chioccia. Siamo andati avanti decisi insieme a continuare per un altro anno. Ho letto un’intervista dell’allenatore non vera. Non ho avuto colloqui con l’allenatore in quelle date. Ero stato convocato da lui nel suo ufficio prima della partita col Friburgo, io pensavo che mi facesse giocare dopo tempo che non giocavo per un infortunio. Invece mi ha comunicato che avrei dovuto smettere a giugno 2023, perché voglio fare l’allenatore e dovevo anticipare i tempi. E io gli dissi che ho intenzione di arrivare almeno all’Europeo del 2024».