Bonucci fa causa alla Juve anche per i tanti calciatori costretti a subire (Corsport)

Costretto ad allenarsi senza la presenza dello staff tecnico, non aveva accesso ad alcune zone del centro sportivo della Continassa

Bonucci

Db Torino 26/09/2021 - campionato di calcio serie A / Juventus-Sampdoria / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Leonardo Bonucci

Bonucci contro la Juventus. L’ex difensore bianconero – ora all’Unione Berlin – ha deciso di fare causa al club per il trattamento che ha ricevuto quest’estate. Scrive il Corriere dello Sport.

I legali del giocatore, in base all’accordo collettivo dei calciatori, hanno intentato una causa con la richiesta di risarcimento per danni di natura professionale e di immagine. Bonucci ritiene premeditata la decisione di essere messo fuori rosa e di aver dovuto, di conseguenza, affrontare situazioni anomale, non comuni per un atleta professionista. Nello specifico, allenamenti alla sera e in orari differenti rispetto a quelli della prima squadra, senza la presenza dello staff tecnico. Non solo, il giocatore sostiene anche di non aver avuto accesso ad alcune zone del centro sportivo della Continassa, come la palestra, la piscina e il ristorante, ai quali non avrebbe avuto accesso o quanto meno, la necessaria assistenza. Nella seconda metà di agosto, ad esempio, Leo si allenava con un preparatore personale in un circolo sportivo di Torino. Dal suo punto di vista, inoltre, non si tratta di una questione personale contro la Juve ma di principio, che ha deciso di portare avanti anche per tutti quei colleghi, magari meno famosi, che si sono trovati in situazioni simili senza riuscire a farsi sentire.

Scrive il Corriere della Sera:

Allenamenti serali in orari diversi rispetto a quelli della prima squadra; sedute di lavoro con tecnici dell’Under 14 e Under 16; divieto di partecipare alle amichevoli non solo della prima squadra ma anche delle giovanili; ristorante, palestra e piscina chiusi, o resi inaccessibili dal club. E soprattutto l’esclusione dalla lista dei giocatori schierabili in campionato è stata, secondo il suo entourage, lo sgarbo che più lo ha ferito nel profondo. È accaduto spesso a luglio, come da testimonianze sui social, che Leo scegliesse di allenarsi da solo allo Sporting di Torino con un suo preparatore prima di partecipare a partitelle con i figli e i loro amichetti.

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