ilNapolista

Rubiales: «È stato un bacio consensuale. È stata lei a sollevarmi e ad avvicinarmi al suo corpo»

Lei mi ha detto: «Sei forte». Io le ho chiesto: «Un bacino?», E lei mi ha detto: «Va bene». Era un piccolo bacio a stampo

Rubiales: «È stato un bacio consensuale. È stata lei a sollevarmi e ad avvicinarmi al suo corpo»
(FILES) President of the Spanish Football Federation, Luis Rubiales, arrives for a press conference at Krasnodar Academy on June 13, 2018, ahead of the Russia 2018 World Cup football tournament. Spanish football federation chief Luis Rubiales' apology for kissing star player Jenni Hermoso on the lips after Spain won the Women's World Cup is "insufficient" and his gesture "unacceptable" Spanish Prime Minister said on August 22, 2023. Rubiales, 45, kissed Hermoso as he handed the Spanish team gold medals after they beat England 1-0 in the final in Sydney, provoking outrage in Spain. (Photo by PIERRE-PHILIPPE MARCOU / AFP)

Questa mattina, quando da molti era atteso l’annuncio delle sue dimissioni, il presidente della Federcalcio spagnola Rubiales, ha sorpreso tutti e in un lungo discorso è tornato sul bacio e ha dato la sua descrizione completa di quanto accaduto.

«Il bacio, un bacio a stampo, più a stampo che un vero bacio. Voglio dare la mia versione e spiegare che, naturalmente, chi vedrà il video capirà che davanti a 80.000 persone che erano presenti, compresa parte della mia famiglia, le mie figlie, davanti a milioni di persone che guardavano la televisione, il desiderio che potevo avere con quel bacio era esattamente lo stesso che avrei potuto avere baciando una delle mie figlie. Né più né meno. Pertanto non c’è desiderio e non c’è posizione di dominio, chiunque può capirlo. Anche se in molti media si vende qualcos’altro, sia quelli che rendono omaggio al signor Tebas, sia quelli che rendono omaggio al falso femminismo, che è una grande piaga in questo paese».

Ai suoi commenti seguono alcuni applausi, tuttavia commenta solo e unicamente il bacio rivolto a Jenni Hermoso, nient’altro.

«È stato un bacio spontaneo. So che pubblicare una foto con entrambe le mani e bloccare… ma ora vi racconto la sequenza completa. È stato spontaneo, reciproco, euforico e consensuale, che è la chiave di tutte le critiche, di tutto il processo che è stato istituito in questo paese, che si è trattato di bacio non consensuale. No, era consensuale, era consensuale. Ti dico: questa calciatrice ha sbagliato un rigore, ho un ottimo rapporto con tutti i giocatori, con tutti i membri della spedizione, siamo stati una famiglia per più di un mese, e abbiamo avuto momenti molto affettuosi… Figlia mia, non piangere, devi essere calma e felice, sai? E orgoglioso di chi è tuo padre [applausi].

Le sue parole hanno continuato ad infastidire. La Nazionale spagnola femminile, infatti, non si è detta felice delle parole usate da Rubiales. Sarebbe pronto un comunicato stampa per andare contro il presidente.

E nel momento in cui Jenni apparve, mi prese dal pavimento, mi afferrò per i fianchi, per le gambe, non ricordo bene, mi raccolse dal pavimento, che quasi cademmo, e quando lei mi lasciò sul pavimento, ci abbracciammo.

Rubiales continua il suo racconto

«E nel momento in cui è apparsa Jenni, mi ha sollevato da terra, mi ha afferrato per i fianchi, per le gambe, non ricordo esattamente, mi ha sollevato da terra, quasi cadevamo, e lasciandomi a terra, ci abbracciamo. È stata lei a sollevarmi e ad avvicinarmi al suo corpo, ci siamo abbracciati e io le ho detto: «Lascia perdere il rigore, sei stata fantastica, senza di te non avremmo vinto questo Mondiale». Lei mi ha risposto: «Sei forte». E io le ho chiesto: «Un bacino? (un piquito)», E lei mi ha detto: «Va bene». Era un piccolo bacio a stampo, per tutto il tempo mi ha dato diverse pacche sul fianco e mi ha salutato con un ultimo schiaffo sul fianco, e uscendo ha riso»

Conclude la sua versione:

«Questo è quello che è successo, che tutti hanno capito come qualcosa di eccezionale, e soprattutto la cosa più importante: lei ha detto che era un episodio e così via. Dalla storiella, dal “non è successo nulla”, cominciano tutte queste pressioni, si passa al silenzio della giocatrice e poi ad un’affermazione che, a dire il vero, non capisco bene. Qui non cercano di fare giustizia, questo è falso. Si sta commettendo un omicidio sociale, stanno cercando di farmi fuori. E dirò una cosa, al di là della mia situazione personale: come spagnolo, penso che dobbiamo riflettere su dove stiamo andando».

ilnapolista © riproduzione riservata