ilNapolista

Egonu lo querela e Vannacci abbassa la cresta: «Fiero che lei rappresenti il nostro tricolore»

Il generale scrive: «è italianissima», spera d’incontrarla per «chiederle un un autografo». Poi aggiunge «non può celare visivamente la sua origine»

Egonu lo querela e Vannacci abbassa la cresta: «Fiero che lei rappresenti il nostro tricolore»
Db Monza 18/08/2023 - Campionato Europeo Pallavolo femminile / Italia-Svizzera / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Paola Egonu

Roberto Vannacci, il generale dell’esercito, convinto sostenitore di alcune idee particolari e candidato alle elezioni europee con la Lega, ha chiesto scusa a Paola Egonu. In realtà, le “scuse” non vengono mai pronunciate ma il generale ci tiene comunque a chiarire che non aveva nessuna intenzione di offendere. Vannacci ha sperimentato quello che viene chiamato “negging“: la nobile arte di insultare e denigrare facendo dei complimenti.

Infatti la Egonu lo aveva querelato per alcune frasi razziste e denigratorie nel libro “Mondo al contrario”. In una lettere aperta, Vannacci scrive:

«A seguito delle incomprensioni che si sono verificate dal momento della pubblicazione, è mia intenzione fornirle l’interpretazione autentica delle parole e delle espressioni da me usate nei suoi confronti. Senza alcuna intenzione offensiva, ritengo che le diversità e le differenze di religione, di cultura, di origini, di etnia rappresentino una ricchezza per la società e non vadano travisate con la discriminazione. Non ho mai avuto dubbi sulla sua cittadinanza italiana e sono personalmente e convintamente fiero che lei rappresenti il nostro tricolore con la sua eccellenza sportiva ma questo non può celare visivamente la sua origine di cui, sono convinto, lei stessa vada fiera».

Vannacci: «La sua diversità è una ricchezza» 

La lettera continua:

«Lei, infatti, è italianissima, è una italiana di cui andiamo orgogliosi: una persona che, per quanto di origini diverse, ha scelto di rappresentare il nostro paese e di aderire senza alcuna riserva agli ideali fondanti della nostra Repubblica assurgendone a simbolo e a rappresentante nel mondo agonistico. La sua diversità, rispetto alle evidenti caratteristiche somatiche della maggioranza della popolazione italiana, è una ricchezza, una risorsa, una peculiarità che la distingue e le fa onore. Spero, signora Egonu, di avere compiutamente esplicato il senso delle mie espressioni e mi rallegrerei se in futuro, a sua discrezione, fosse possibile un amichevole incontro tra noi che mi permetta di esprimerle a voce i miei più sinceri sentimenti di viva cordialità e chiederle un un autografo.

In una nota Vannacci sottolinea di aver ritenuto opportuno inviare la lettera aperta «al fine di illustrare, come peraltro già fatto innumerevoli volte durante moltissime interviste, il vero e genuino significato delle affermazioni che la riguardano e che sono contenute nel mio libro. Ecco allora la chiave di lettura originale, quella dell’autore, che spero possa cristallizzare definitivamente i miei pensieri. Mi auguro di avere anche l’opportunità di incontrare la signora Egonu, poiché la stimo come sportiva e come italiana e, se non altro, per avere anche la possibilità di chiedere un autografo».

ilnapolista © riproduzione riservata