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Lindstrøm è il colpo del mercato del Napoli: l’ideale per l’altra squadra che ha in mente Garcia

È nato per il 4-2-3-1. Calciatore contemporaneo, perfetto per unire rapidamente i puntini tra difesa e attacco. Garcia sa che segnare con tre tocchi non è reato

Lindstrøm è il colpo del mercato del Napoli: l’ideale per l’altra squadra che ha in mente Garcia
18 February 2023, Hesse, Frankfurt/Main: Soccer: Bundesliga, Eintracht Frankfurt - SV Werder Bremen, Matchday 21 at Deutsche Bank Park. Frankfurt's Jesper Lindstrˆm and referee Bastian Dankert (back) gesture. Photo: Arne Dedert/dpa (Photo by ARNE DEDERT / DPA / dpa Picture-Alliance via AFP)

Alla fine il colpo del mercato del Napoli è arrivato. È il danese Lindstrøm, 23 anni, che l’Eintracht due anni fa pagò 7 milioni al Brondby e ora – dopo appena due anni – rivende a 25 al club di Aurelio De Laurentiis. I quotidiani tedeschi – pragmatici insensibili – sottolineano molto quest’aspetto.

Chi lo conosce e lo ha seguito, lo descrive come un ottimo calciatore, dotato di intense fiammate (è il motivo per cui De Zerbi lo avrebbe voluto al Brighton) ma – come racconta The Athletic – anche disciplinato tatticamente e attento alla fase di copertura. Un calciatore moderno, contemporaneo, che considera naturale ricoprire più ruoli. Un giocatore degli anni Duemila, che non conosce il calcio che fu. Nel 4-2-3-1 o nel 3-4-2-1 ha ricoperto tutti i ruoli dietro la punta. Può giocare centrale, così come a destra e a sinistra. E vale la pena ricordare le parole di Garcia domenica scorsa, dopo il match col Sassuolo, quando ha dichiarato che lui ama gli attaccanti che svariano, che non si fanno trovare sempre allo stesso posto, perché cambiando posizione tolgono punti di riferimento agli avversari.

E appunto Lindstrom non è l’esterno classico, non la tradizionale ala destra. Del resto a noi pare evidente che l’evoluzione naturale di questo Napoli sia quella di cambiare spesso assetto, la nostra impressione è che il 4-3-3 sarà decisamente meno dominante rispetto allo scorso anno. Basta guardare il peso di Lobotka in questa squadra per rendersene conto, oppure soltanto ascoltare le parole del tecnico francese che ha compreso un principio tanto semplice quanto evidente: il Napoli di Osimhen e Kvaratskhelia in ripartenza e in verticale è devastante. Il tecnico quindi cerca calciatori che uniscano il più velocemente possibile i puntini dalla difesa all’attacco. Segnare con tre tocchi non è ancora reato.

Per i riottosi, segnaliamo le parole di Rrahmani: «La differenza tra Spalletti e Garcia? Forse una differenza è che qualche volta non vogliamo rischiare con la palla da dietro, quando si inizia l’azione. Garcia non vuole rischiare palla al piede da dietro. Invece con Spalletti, anche se la pressione era più alta, provavamo comunque ad uscire palla al piede». Ci sembra un manifesto politico.

Lindstrom è veloce, molto veloce, dinamico. Viene descritto come un calciatore che ha un secondo tocco che incanta. Tatticamente intelligente, legge bene l’azione e sa come e dove posizionarsi. E poi è coraggioso, non ha paura di rischiare. Ha una mentalità positiva. Decisamente meglio il piede destro ma anche col sinistro se la cava.

È un giocatore fatto e finito. Forse l’unico di questo mercato del Napoli in cui Natan, per ammissione dello stesso Garcia, non è pronto e anzi ha bisogno di tempo. E non affondiamo il coltello per carità di patria. Ma, come scritto, resta oscuro il motivo per cui il Napoli ha scelto di non acquistare un difensore pronto all’uso come Lindstrom. L’altro acquisto è Cajuste che ha sì mostrato doti interessanti ma anche una discreta dose di ingenuità. È certamente più pronto di Natan. Lindstrom però li batte tutti: può entrare in campo e nel 4-2-3-1 impiegherebbe tre tocchi per far comprendere il proprio valore.

Qualche neo, ovviamente, esiste. Secondo alcuni non è un cecchino sotto porta. Secondo altri, ha una tendenza agli infortuni. Lo scorso anno è stato fermo un mese e mezzo per un problema alla caviglia.

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