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Il procuratore di Milano: «Esistono rapporti non occasionali tra ultras e organizzazioni mafiose»

Su Calcio e Finanza le parole di Marcello Viola: «Infiltrazioni che favoriscono forme di controllo su parcheggi, biglietti, attività di ristorazione»

Il procuratore di Milano: «Esistono rapporti non occasionali tra ultras e organizzazioni mafiose»
Mg Milano 26/10/2022 - Champions League / Inter-Viktoria Plzen / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: tifosi Inter

Il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, Marcello Viola, è intervenuto nel corso di una audizione in commissione antimafia.  Le sue parole sono riportate da Calcio e Finanza.

«Alcune indagini hanno documentato l’esistenza di rapporti non occasionali non solo tra esponenti delle tifoserie organizzate delle squadre di calcio e soggetti appartenenti ad organizzazioni di tipo mafioso, ma anche tra esponenti delle tifoserie ed appartenenti a gruppi eversivi: ci sono profili di infiltrazione delle tifoserie, in casi limitati delle stesse società, che favoriscono forme di controllo concreto del territorio ad esempio su parcheggi, biglietti, attività di ristorazione».

Viola ha ricordato che non si tratta di un fenomeno del tutto nuovo, ma che tuttavia si sta propagando visti gli interessi che il calcio smuove e che possono attirare l’attenzione della criminalità organizzata:

«La procura nazionale antimafia ha aperto un tavolo su questo punto, si tratta di un fenomeno non nuovo ma da monitorare con particolare attenzione visto che il calcio attira interessi di varia natura della criminalità organizzata».

Il procuratore di Milano ha continuato avvertendo la commissione sul fenomeno di “colonizzazione della ‘ndrangheta“. L’organizzazione criminale infatti fonda la sua economia ancora sul narcotraffico ma sta avvenendo una “mutazione genetica” con infiltrazioni anche nel settore economico-finanziario.

Si tratta di quella famosa zona grigia che investe la criminalità dei colletti bianchi. Negli ambienti accademici, sono innumerevoli gli studi di sociologia della devianza e di sociologia economica.

D’altronde, a febbraio il Fatto Quotidiano aveva pubblicato alcuni atti della Dda di Milano che testimoniavano l’influenza dell’ndrangheta su Milano:

Le mire che la ‘ndrangheta aveva sulla birra prodotta da Bobo Vieri. Un prodotto a cui si intendeva mettere le mani con l’aiuto del capo ultras della Curva Nord dell’Inter, Vittorio Boiocchi. La vicenda emerge dagli atti dell’indagine della Dda di Milano “Cavalli di Razza”. Il boss Vincenzo Facchineri, originario di Cittanova ma presente da decenni a Milano vuole mettere le mani sulla distribuzione in Calabria della “Bombeer ”. Si tratta della birra in bottiglie colorate, creata e lanciata dall’ex centravanti nerazzurro e della Nazionale, Bobo Vieri”.

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