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La ‘ndrangheta aveva chiesto l’aiuto di Boiocchi per mettere le mani sulla “Bombeer” di Vieri

Sul Fatto gli atti di un’indagine della Dda di Milano. Il boss Facchineri: “qualche amico ce l’ho, sono tutti della curva dell’Inter” 

La ‘ndrangheta aveva chiesto l’aiuto di Boiocchi per mettere le mani sulla “Bombeer” di Vieri

Il Fatto Quotidiano scrive delle mire che la ‘ndrangheta aveva sulla birra prodotta da Bobo Vieri. Un prodotto a cui si intendeva mettere le mani con l’aiuto del capo ultras della Curva Nord dell’Inter, Vittorio Boiocchi. La vicenda emerge dagli atti dell’indagine della Dda di Milano “Cavalli di Razza” che, nell’ottobre 2021, ha svelato gli interessi anche politici di diverse ’ndrine in Lombardia. Il boss Vincenzo Facchineri, originaria di Cittanova ma presente da decenni a Milano vuole mettere le mani sulla distribuzione in Calabria della “Bombeer ”, la birra in bottiglie colorate, creata e lanciata dall’ex centravanti nerazzurro e della Nazionale, Bobo Vieri. E vuole farlo grazie alle pressioni che Vittorio Boiocchi avrebbe potuto fare sia sugli ambienti dell’Inter che sullo stesso Vieri, socio al 50% di Bombeer srl, le cui quote fino allo scorso anno in parte erano detenute dalla 25H Holding srl dell’imprenditore pavese Driss El Faria socio della El Original srl, appunto distributrice sul territorio nazionale.

“Il boss ragiona a voce alta con il fratello, la microspia della polizia intanto registra: “Poi c’è quella di Vieri, la birra”. L’altro: “Già, quello mi interessa, sì mi interessa”, ribadisce il concetto. Il capo del clan della ’ndrangheta prosegue: “Io qualche amico ce l’ho, che poi sono tutti della curva dell’Inter ””.

Compreso Vittorio Boiocchi, ammazzato il 29 ottobre scorso con cinque colpi di pistola fuori dalla sua abitazione un’ora prima dell’inizio di Inter-Sampdoria.

Il Fatto racconta:

“Tutto si svolge nell’estate 2020. Il 27 luglio per discutere della birra di Vieri, Vincenzo Facchineri si incontra con Boiocchi davanti al bar Calypso di via Correggio. Con loro il pregiudicato Antonio Canito, ras del quartiere di
Baggio e il cugino del boss, Giuseppe Facchineri”.

Il quotidiano spiega:

L’interessamento diretto di Facchineri deriva dal fatto che il fratello Salvatore, con precedenti legati alla mafia, non riesce da solo a ottenere l’esclusiva perché il referente di El Original in Calabria vuole darla ad altra persona. Il boss ribadisce: “Quella di Vieri, la birra”. Il fratello deve ammettere di non aver chiuso l’affare. Facchineri non la prende bene: “Va bene va, a questo alla fine gli devo dare una manciata di botte e andare in galera perché ti sta prendendo in giro (…). Ieri ho parlato con chi di dovere, io non gli mando l’ambasciata, gliela faccio, basta!”. Dopodiché svela: “Noi non abbiamo bisogno di lui. Io qualche amico ce l’ho che poi sono tutti della curva dell’Inter, perché lui (Boiocchi, ndr) è legato, se Vieri può”. Il boss entra ancora più nello specifico: “Per quanto riguarda la Bombeer, io gli ho mandato a dire con una persona che può arrivare alla società, ok?””.

Bobo Vieri non è minimamente coinvolto nell’inchiesta, chiarisce il Fatto.

 

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