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Il fondo Cvc riapre alla Serie A: «Se vogliono, i club sanno dove trovarci»

Il managing partner Giampiero Mazza, al Corriere della Sera: «Restiamo alla finestra. Ci vuole una genuina volontà di portare avanti il progetto».  

Il fondo Cvc riapre alla Serie A: «Se vogliono, i club sanno dove trovarci»
Db Milano 25/02/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Udinese / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: palloni

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il managing partner di Cvc, Giampiero Mazza, riapre all’ipotesi di un investimento in Serie A.

Il gruppo Cvc ha appena raccolto il più grande fondo nella storia del private equity: 26 miliardi da investire per comprare partecipazioni in aziende negli Stati Uniti e in Europa.

Cvc è stata vicinissima ad entrare nella media company immaginata dalla Lega Serie A con un investimento da 1,6 miliardi di euro. Il progetto è stato al momento messo da parte in attesa della definizione dei diritti tv della Serie A a partire dalla stagione 2024/25, ma è ancora in piedi. Mazza dichiara al quotidiano:

«Restiamo alla finestra. Se c’è una genuina volontà di portare avanti il progetto, i club sanno dove trovarci».

Nel breve termine il fondo andrà invece alla ricerca di aziende familiari con una posizione preminente nel loro mercato e desiderose di crescere all’estero.

«In Italia ci sono tante imprese di medie e grandi dimensioni promettenti, magari alle prese con le delicate procedure di successione al fondatore. Con l’operazione Recordati abbiamo dimostrato di saper gestire questi passaggi e guadagnato fiducia fra gli imprenditori che talvolta guardano ancora con sospetto al private equity».

La scrematura degli investimenti non sarà semplice.

«Il formidabile rimbalzo economico dopo la pandemia e l’inflazione hanno portato molti gruppi in diversi settori a registrare risultati di bilancio da record negli ultimi due anni, ma al momento è difficile dire se si tratti di numeri sostenibili nel lungo termine o di un picco estemporaneo. Ciò rende difficile assegnare una valutazione alle aziende e, complice il rialzo dei tassi, oggi esiste un ampio divario fra il prezzo richiesto dal venditore e quello offerto dal compratore. Quando alla fine si troverà un nuovo equilibrio, noi ci faremo trovare pronti».

 

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