Scalvini: «Se oggi tutti parlano di me, il merito è delle idee di mister Gasperini»
A Cronache di Spogliatoio: «Ha iniziato a prendermi di mira. È stato molto forte nel farmi diventare ciò che credeva potessi essere»

Bergamo 13/03/2022 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Genoa / foto Image Sport nella foto: Giorgio Scalvini
Il difensore dell’Atalanta, Giorgio Scalvini, si racconta in una lunga lettera pubblicata su Cronache di Spogliatoio.
«Gli ultimi due anni mi hanno stravolto la vita».
Scrive così Scalvini, aggiungendo che da quando ha lasciato il tennis per dedicarsi al calcio, non ha mai percepito un peso sulle spalle.
«Sono stato nell’ombra evitando quella sensazione, e anche adesso che leggo il mio nome ovunque riesco a contenermi nella mia bolla. Sono bravo a isolarmi».
Scalvini parla della convocazione in Nazionale, mentre era a scuola a fare un esame e l’arrivo tra i giocatori dell’Italia.
«Appena sono sceso alla stazione di Santa Maria Novella a Firenze, ad attendermi c’era un pullmino della Nazionale. Sopra c’era chiunque: persino Bonucci e Chiellini. Mi sono chiesto se sapevano chi fossi. E invece appena sono salito: «Oh grande Scalvo, come stai? Tutto bene?». Quando arrivi lì, sei uno di loro: a prescindere dall’età. È un ambiente stupendo, in cui tutto è più facile. Sono un gruppo di amici, come noi in under-21. Poi la prima partita contro la Germania, l’infortunio di Frattesi, Mancini che mi dice «entri tu come mediano» e l’incrocio di sguardi con Willy».
Scalvini soprattutto parla dell’allenatore dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini. Attribuisce a lui il merito di tutto, alle sue idee. E’ grazie a Gasperini, scrive, se oggi tutti parlano di lui.
«Se oggi sono qui, se tutti parlano di me, il merito è delle idee di mister Gasperini. C’è stato un momento nel gennaio del 2022 – che come avrete capito, è il mese intorno a cui girano gran parte dei cambiamenti della mia vita – in cui ha iniziato a prendermi di mira. Ma non in senso negativo: è scattato qualcosa, ha cominciato a spronarmi e provare a farmi crescere ogni giorno. Quando lui crede in te, fa così. E tu devi essere bravo ad analizzare e capire che è il suo modo di alzare il livello. È stato molto forte nel farmi diventare ciò che credeva potessi essere. Ho imparato a gestire la mentalità, me la porto dietro dal basket. Sono un grande appassionato di sport e mi piace l’idea di avere vari punti di riferimento».