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Povero Lukaku, il web è pieno da anni dei video delle sue occasioni fallite (L’Equipe)

“Inzaghi prima di mandarlo in campo lo ha abbracciato per sussurrargli qualche parola all’orecchio e aumentare la sua fiducia, ma nulla ha potuto contro il karma”.

Povero Lukaku, il web è pieno da anni dei video delle sue occasioni fallite (L’Equipe)
Inter Milan's Belgian forward #90 Romelu Lukaku reacts to a missed chance during the UEFA Champions League final football match between Inter Milan and Manchester City at the Ataturk Olympic Stadium in Istanbul, on June 10, 2023. (Photo by Marco BERTORELLO / AFP)

L’Equipe si sofferma sul destino crudele di Romelu Lukaku. Ormai deve essersi abituato ai meme che lo prendono in giro per i gol mancati. Ieri è capitato di nuovo, e proprio nella finale di Champions League, di gran lunga la partita più importante della stagione dell’Inter. Alla fine ha vinto il Manchester City ma Lukaku avrebbe potuto cambiare il destino della sua squadra. L’Equipe scrive:

“Il calcio sa essere crudele con l’attaccante belga e “Big Rom” avrà scritto una nuova pagina nel suo libro dei sospiri allo stadio Atatürk, ancora lì per perdere le opportunità che ha meritato di crearsi e il suo caso non smetterà di far parlare oggi. Probabilmente sapeva già, quando è entrato nello spogliatoio sconfitto, che avrebbe avuto diritto al sarcasmo e alla beffa nei prossimi giorni per la sua mancanza proprio davanti alla porta nel momento peggiore, quando mancavano solo pochi minuti da giocare e la sua squadra stava cercando di fare gol”.

Un gol fallito, un altro, proprio nel momento più importante..

“Un piccolo miracolo per Pep Guardiola, che sembrava colto dal tetano davanti alla sua panchina, ma una grande abitudine per Lukaku, i cui video dei più bei colpi falliti, che fanno cilecca, circolano già sul web da anni”.

L’Equipe ne elenca qualcuno. Lukaku ha fatto cilecca nella finale di Europa League dell’Inter contro il Siviglia, nell’agosto 2020, poi c’è stata la disastrosa partita del Belgio contro la Croazia, in Qatar, ad esempio. Ieri è successo ancora.

Inzaghi, a Istanbul, gli ha preferito Edin Dzeko nell’undici titolare, nonostante l’attuale forma del belga, che ha segnato nove volte dall’inizio di aprile. Prima di mandarlo in campo, l’allenatore

“lo ha abbracciato per diversi secondi per sussurrargli qualche parola all’orecchio e aumentare la sua fiducia, ma non ha potuto fare nulla contro il karma”.

“Aveva il desiderio e le gambe, ha vinto i duelli e ha messo in difficoltà la difesa inglese, ma non ha segnato con la porta spalancata davanti a lui, facendo impazzire i tifosi dei gol attesi. E rendendo ancora più pazzi e tristi i tifosi dell’Inter”.

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