La ricetta di Galtier: rigore, disciplina, niente dogmi. E creatività per adattarsi al contesto (Gazzetta)

Marsigliese, amico d’infanzia di Cantona, ha allenato Osimhen al Lilla. Il bagaglio di esperienza del Psg potrebbe tornargli utile a Napoli 

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Paris Saint-Germain's French head coach Christophe Galtier speaks during a press conference on the eve of the French L1 football matchbetween PSG and Troyes in Saint-Germain-en-Laye, on the outskirts of Paris, on May 5, 2023. (Photo by FRANCK FIFE / AFP)

La Gazzetta dello Sport traccia un profilo di Christophe Galtier, allenatore uscente del Psg che lo stesso quotidiano sportivo, oggi, dà per favorito per la panchina del Napoli.

Nato a Marsiglia, dove è cresciuto in un quartiere popolare insieme all’amico Eric Cantona e dove ha debuttato nel calcio, Galtier ha alle spalle una lunga carriera da allenatore in Ligue 1. Ha allenato il Saint Etienne, il Nizza, il Lille, il Psg. La rosea ne descrive i metodi:

“rigore, disciplina e spirito creativo per adattarsi al contesto locale. Niente dogmi tattici”.

A Lille Galtier arrivò dopo il flop Bielsa, nell’autunno del 2017. Riuscì a restituire alla squadra un’anima, salvandola dalla retrocessione e poi portandola al secondo posto in classifica, alle spalle del Psg. Un percorso che gli valse il titolo di miglior tecnico del campionato francese. In Champions non andò benissimo, ma Galtier fece meglio in Europa League, dove nell’autunno del 2020 riuscì a battere il Milan a San Siro 3-1. Da quel momento il suo nome ha iniziato a circolare in Europa, tanto da attirare già allora le attenzioni del Napoli. Ma De Laurentiis poi scelse Spalletti e Galtier il Nizza.

Al Psg Galtier ha cominciato benissimo, poi il Mondiale ha cambiato tutto. Nonostante il titolo di campione di Francia, il suo Psg non ha brillato per il bel gioco o lo spettacolo. Galtier è stato criticato soprattutto per i tanti gol presi e sul finire della stagione è stato contestato dai tifosi insieme a Messi e Neymar. Ma Galtier non si è mai nascosto, scrive la Gazzetta.

“Ma il tecnico francese non si è mai nascosto, mantenendosi nonostante le pressioni mediatiche diretto, loquace, onesto nelle analisi, come quando nell’ultima conferenza stampa ha ammesso di aver commesso qualche errore di troppo: come quello di non essere arrivato con una squadra fresca fisicamente nel momento caldo della stagione. Galtier ha giocato con ogni tipo di modulo, passando anche a corso partita da un assetto tattico all’altro, ma forse aveva concesso a inizio percorso troppa libertà e fiducia alle sue stelle che poi l’hanno abbandonato una volta disputato il Mondiale”.

Galtier è stato penalizzato dalle troppe polemiche che da sempre avvolgono il Psg, “che lascia gli allenatori soli in prima linea“. La Gazzetta scrive:

“Sotto il Vesuvio, però, il francese potrà sfruttare il bagaglio di esperienza parigina, ambientandosi facilmente. In fondo, Galtier è uno di Marsiglia, la Napoli di Francia”.

 

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