La Gazzetta indora la pillola su Tonali: da grandi cessioni nascono grandi squadre, il Napoli insegna

Sembrava che De Laurentiis stesse smobilitando, invece ha vinto lo scudetto scegliendo i giocatori giusti. Non una parola sul reale progetto di Cardinale

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Napoli 19/06/2023 - conferenza stampa presentazione nuovo allenatore Napoli Rudi Garcia / foto Imago/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis ONLY ITALY

Sulla Gazzetta dello Sport Stefano Agresti prova a indorare la pillola sulla cessione di Sandro Tonali al Newcastle. Ma ancora non affronta quale sia il reale obiettivo di Cardinale che dei risultati sportivi se ne frega. Di fronte a offerte enormi come quella del club inglese, nessun club può dire di no, scrive, e soprattutto: il Napoli insegna che con grandi cessioni si costruiscono grandi squadre.

E’ ovvio che i tifosi milanisti siano rimasti delusi dalla cessione di Tonali, scrive la Gazzetta, il tifoso vive di emozioni. Ma una società di calcio è un’azienda fatta di altre cose. In primo luogo di conti economici, bilanci e norme finanziarie da rispettare. Se sgarra è costretta a pagarne le conseguenze. Dunque è impossibile pensare che, in un momento tra l’altro in cui i conti dei club sono più o meno in crisi ovunque, il Milan potesse rinunciare agli ottanta milioni offerti dal Newcastle per Tonali (e che Tonali stesso potesse rinunciare all’offerta faraonica di ingaggio recapitatagli dagli inglesi).

Certo, la partenza di Tonali toglie molto al Milan, scrive Agresti sulla Gazzetta, sia dal punto di vista tecnico e caratteriale che dal punto di vista del senso di appartenenza. Ora il Milan dovrà ricostruire.

“Il compito che attende i nuovi dirigenti è terribilmente difficile: costruire un gruppo forte nonostante il capitano in pectore si sia trasferito in Inghilterra. Occorreranno competenza, capacità di scelta dei giocatori, lucidità nel gestire il denaro che Tonali – e magari non solo lui – porterà nelle casse del club. Non saranno sufficienti gli algoritmi, servirà di più. Se però qualcuno pensa che sia impossibile ottenere grandi risultati a causa della rinuncia a un giocatore così importante, sbaglia di grosso. La storia dell’ultima stagione lo dimostra”.

E qui entra in ballo l’esempio Napoli.

“Il Napoli un anno fa sembrava stesse smobilitando: via Koulibaly e Insigne, via Mertens e Fabian Ruiz, ma dove vuole andare De Laurentiis? Si è arrampicato fino allo scudetto perché lui e i suoi dirigenti hanno saputo scegliere – mettendoli nelle mani dell’allenatore giusto, Spalletti – giocatori eccellenti e perfetti per quell’idea di calcio”.

E ancora:

“Da grandi cessioni nascono grandi squadre, a volte. Lo insegna la storia. Il Napoli è un esempio, l’ultimo ma non l’unico. La Juve costruì una squadra meravigliosa investendo i 150 miliardi di lire incassati dalla cessione di Zidane al Real, ad esempio, e l’Inter conquistò il Triplete dopo avere venduto Ibrahimovic al Barcellona. Le idee, a volte, contano più del denaro. Basta averle buone”.

I soldi aiutano a vivere meglio, conclude la Gazzetta, “ma nel calcio non garantiscono le vittorie, altrimenti il Psg avrebbe almeno tre Champions in bacheca e il City non avrebbe conquistato la prima solo adesso”.

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