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Foggia, hanno sparato all’auto del capitano Di Pasquale (Gazzetta)

Dopo la sconfitta col Lecco. I tifosi organizzati stanno prendendo le distanze dall’episodio. Successe anche nel 2020 all’allora capitano Gentile

Foggia, hanno sparato all’auto del capitano Di Pasquale (Gazzetta)
As Viterbo 27/11/2022 - campionato di calcio serie C / Monterosi-Foggia / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: tifosi Foggia

Diversi colpi di pistola hanno danneggiato l’auto del capitano del Foggia, Davide Di Pasquale. Come scrive la Gazzetta, le autorità della Digos e la polizia di Stato sono ora impegnati a ricostruire l’accaduto.

“Alle 13 auto delle forze dell’ordine erano presenti allo stadio Zaccheria, dove sono parcheggiate tutte le vetture dei calciatori. Squadra e staff tecnico stanno rientrando dalla Lombardia. Dall’episodio stanno per prendere le distanze i gruppi organizzati dei tifosi rossoneri, che ieri a fine partita avevano applaudito la squadra di Delio Rossi nonostante la sconfitta nella finalissima”.

Dopo la sconfitta del Lecco, già travolti dalla delusione della partita e della mancata qualificazione, è arrivata anche la paura. Non si esclude il coinvolgimento di alcuni tifosi perché qualche anno fa, nel 2020, anche il precedessore di Di Pasquale veniva aggredito. In quell’anno era Federico Gentile a vestire la fascia di capitano e anche in quel caso si cercava di escludere la realtà calcistica dall’aggressione.
Tuttavia, fu proprio quell’aggressione a convincere Gentile dell’ambiente che si respira fuori dal campo del Foggia. A riportare le parole del calciatore è La Repubblica:
«Sono sconvolto. È un episodio molto grave che non ha nulla a che fare con il calcio. Sto pensando di andar via. Io sono venuto qui per giocare a calcio, ma mi rendo conto che queste cose non hanno nulla a che vedere con il calcio giocato».
Oggi Gentile è svincolato, ma solo perché è terminata la sua esperienza con il Chiasso e il Seregno, i due club che lo avevano accolto dopo il periodo passato a Foggia. In sostanza, quello vissuto da Di Pasqualone, non sarà l’ultimo episodio di criminalità che macchia il mondo del calcio.
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