Moyes sarà sobbalzato a vedere le praterie lasciate incustodite dalla Fiorentina (Gazzetta)

Secondo Italiano: «Potevamo evitare il pari, poi lì davanti avevano un campione del mondo che si è inventato due prodezze»

Fiorentina Inter Coppa Italia

Mp Roma 24/05/2023 - finale Coppa Italia / Fiorentina-Inter / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: gol Lautaro Martinez

La Gazzetta si chiede quale delle due Fiorentina ieri sera abbia impressionato di più David Moyes, tecnico del West Ham, prossimo avversario dei viola in Conference League.

La Fiorentina ha iniziato col piglio giusto la finale di Coppa Italia, pressing alto e fraseggio veloce. Dopo 2 min, o poco più, si era già 1-0 per Italiano. Difficile immaginare un inizio migliore. Poi però le evidenti lacune difensive e i profondi limiti tecnici dei ragazzi in maglia viola.

Nel post partita Italiano ha elogiato la prova dei suoi nonostante i gol evitabilissimi. Ma di fronte c’era la finalista di Champions, il campione del mondo in carica ed esperienza a palata:

«Siamo partiti molto bene e anche dopo il gol abbiamo creato presupposti per raddoppiare. Potevamo evitare il pari, poi vabbè, bisogna ricordare che giocavamo contro una finalista di Champions e che lì davanti avevano un campione del mondo che si è inventato due prodezze. Peccato, abbiamo giocato alla pari contro una grandissima squadra ma non dobbiamo mollare ora. E ci aspetta ancora una finale. Il dettaglio contro i campioni fa la differenza, prima del pari avevamo concesso nulla. Poi ci siamo disuniti e loro ne hanno approfittato».

Tra le righe di quanto detto da Italiano però si inserisce la Gazzetta:

Chissà quale delle facce della Fiorentina avrà colpito di più David Moyes ieri sera. Li ha visti partire forte, con qualità e intensità. Poi, però, sarà sobbalzato anche lui a vedere le praterie lasciate incustodite verso la porta di Terracciano nonostante il vantaggio, perché ogni volta che l’Inter ha accelerato, tagliando le linee con le imbucate verticali, la difesa viola ha sbandato paurosamente, come una barca in mezzo al mare in tempesta. Troppo semplice arrivare a ridosso dell’area viola e andare all’uno contro uno per l’Inter, che poi con quegli attaccanti sa essere letale”.

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