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La Procura di Napoli: «De Laurentiis è stato costretto a sedersi al tavolo della pace con gli ultras»

Su Repubblica Napoli. Il presidente in Procura ha escluso pressioni. Non è chiarito chi lo abbia costretto né il ruolo delle istituzioni

La Procura di Napoli: «De Laurentiis è stato costretto a sedersi al tavolo della pace con gli ultras»

La Procura di Napoli lo scrive nero su bianco: «De Laurentiis è stato costretto a sedersi al tavolo della pace con gli ultras». Anche se non chiarisce da chi sia stato costretto né quale sia stato il ruolo delle istituzioni in questa vicenda. Il tavolo della pace è quello del 15 aprile scorso: l’incontro al Britannique, tra il presidente del Napoli e gli ultras. Repubblica Napoli, con Dario Del Porto, scrive:

“Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è stato «evidentemente costretto a a sedersi al tavolo della pace» con la tifoseria organizzata. Lo scrive la Procura nella richiesta di custodia cautelare agli atti dell’inchiesta condotta dai pm Francesco De Falco e Danilo De Simone sugli incidenti avvenuti a margine di Napoli-Ajax di Champions League. Il pool coordinato dal procuratore aggiunto Sergio Amato dunque indaga ancora sull’incontro tenuto all’hotel Britannique il 15 aprile scorso, poi suggellato dalla foto postata sui social dal massimo dirigente azzurro. I magistrati vogliono capire se le tensioni con gli ultras, accanto alla motivazione ufficiale della protesta contro un’applicazione ritenuta troppo rigida del regolamento d’uso dello stadio, siano state ispirate dall’intento di indurre la società a fare concessioni, ad esempio in vista della fase finale del campionato conclusa con la storica conquista del terzo scudetto”.

L’incontro ormai è negli annali. Fu organizzato dopo un vertice sulla sicurezza tenuto al Viminale. Nei giorni precedenti De Laurentiis era stato anche messo sotto scorta.

Nella foto successiva all’incontro compare anche il leader del gruppo ultras Masseria, Gennaro Grosso, detto Micio. Quando è stato arrestato, per gli scontri con gli ultras dell’Eintracht, è venuto fuori che era stato ritratto con De Laurentiis. Il Napoli ha spiegato che Grosso non aveva partecipato all’incontro al Britannique, ma probabilmente si era imbucato nella foto, scattata accanto all’ingresso dell’hotel. E il club aveva anche precisato che la prefettura «era stata preventivamente avvisata» dell’incontro «al quale erano presenti funzionari della Digos».

Ora gli inquirenti vogliono vederci chiaro. A partire, scrive Repubblica Napoli, dagli scontri che hanno preceduto quel famoso incontro, tra gli ultras napoletani e quelli tedeschi dell’Eintracht.

“Nella ricostruzione degli investigatori, le azioni violente poste in essere dalle frange più estreme della tifoseria organizzata hanno generalmente due obiettivi: «Generare turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica, nonché esercitare pressioni nei confronti del Calcio Napoli», si legge nelle carte dell’inchiesta su quanto accaduto alla vigilia di Napoli-Ajax. È andata così anche prima del “tavolo della pace”? È ciò che vogliono capire i magistrati”.

Repubblica Napoli scrive che De Laurentiis ha negato di aver subito minacce o intimidazioni quando è stato ascoltato in Procura.

“Sentito in Procura come teste, De Laurentiis ha escluso di aver subìto minacce o intimidazioni”.

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