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Tuchel: «Vincere la Champions compenserà tutto quello che non è andato bene in stagione»

In conferenza: «Ancelotti è una leggenda, il suo modo di essere, il suo curriculum e la sua esperienza fanno di lui una sorta di padre per i suoi calciatori»

Tuchel: «Vincere la Champions compenserà tutto quello che non è andato bene in stagione»
Bayern Munich's German head coach Thomas Tuchel looks on prior to the German first division Bundesliga football match between FC Bayern Munich and BVB Borussia Dortmund in Munich, southern Germany, on April 1, 2023. (Photo by Christof STACHE / AFP) / DFL REGULATIONS PROHIBIT ANY USE OF PHOTOGRAPHS AS IMAGE SEQUENCES AND/OR QUASI-VIDEO

Domani la prima semifinale di Champions League tra Bayern Monaco e Real Madrid. Tuchel contro Carlo Ancelotti, l’andata si gioca a Monaco di Baviera. L’allenatore tedesco ha presentato oggi in conferenza stampa il match elogiando il lavoro del collega italiano e mostrando una certa sicurezza per il risultato finale della doppia sfida. Le parole del tecnico registrate da As.

Tuchel: «Domani Gnabry segnerà. Non so perché lo so, ma succederà»

La prima domanda sugli infortuni nel Bayern:

«Dobbiamo aspettare per conoscere i risultati degli ultimi test. Laimer sta bene, vedremo cosa succederà con il resto del gruppo. Serve pazienza. Penso che sia troppo presto per De Ligt e Upamecano. Per quanto riguarda Jamal e Leroy, prenderò una decisione all’ultimo minuto».

L’importanza della partita per Tuchel:
«Sono due finali anticipate. E proporrò un undici da finale. Non metteremo in campo giocatori che non saranno pronti. Non penserò alla gara di ritorno perché all’andata possono succedere tante cose che saranno decisive per la gara di ritorno. Faremo tutto il possibile per vincere e ci sarà tempo per pensare al ritorno».

Sulla polemica scaturita dalle parole di Uli Hoeness:
«Non ne parlerò più. Penso solo al Real Madrid».

Quanto conta l’esperienza in partite come questa?
«Se si trattasse solo di esperienza non avrei nulla da fare perché in questo Ancelotti mi batte. È una leggenda e quello che ha dato al calcio è incredibile. È un allenatore umile e rispettoso, un gentiluomo dalla testa ai piedi. In generale giocheremo contro la maglia importante e contro il mito. Pertanto, penso che la cosa migliore che possiamo fare sia concentrarci sulla preparazione della partita».

Tuchel ancora su Ancelotti:
«Il suo modo di essere, il suo curriculum e la sua esperienza fanno di lui una sorta di padre per i suoi calciatori. Non credo che l’unica cosa che fa sia scegliere undici giocatori da mandare in campo e basta. Quello che fa non è giocare d’azzardo. Penso che anche noi abbiamo una certa esperienza».

La pericolosità di Bellingham:
«Non mi piace parlare di singoli giocatori, alla fine sono profili diversi che giocano dentro uno squadra. L’evoluzione di Jude è incredibile, ha tantissimo carattere, soprattutto considerando quanto pesa solitamente lo stemma del Real. Ma lo accetta come se non avesse mai fatto altro in tutta la sua carriera. E’ un giocatore che fa la differenza, ne siamo consapevoli e cercheremo di fermarlo».

Quale sarà l’approccio del Bayern:
«Dipende tutto dalla tattica, dalla fortuna, ma anche dalla libertà di inventare che i giocatori hanno. La tattica è sempre uno strumento. È come un’auto, ma siamo noi a guidarla. Anche i giocatori hanno determinate idee durante la partita e devono avere la libertà di poterle trasmettere sul campo di gioco. Ci vuole un mix di fortuna, momenti e qualità per eliminare una squadra del calibro del Real Madrid. E se dovremo sfidare la fortuna, allora la sfideremo».

Come si immagina la partita Tuchel?
«È una partita che rimarrà nella storia, una semifinale davvero degna di nota. Non so se sia la più grande del mondo, forse la gente di Manchester o di Liverpool non è d’accordo. Ma è una partita enorme per importanza e siamo molto entusiasti di poterla giocare».

Il modo di giocare del Real è cambiato rispetto al passato?
«Non c’è più Benzema, era il grande riferimento in attacco. Hanno compensato questo cambiando un po’ lo schema e trasformando Bellingham in una sorta di tuttofare che occupa molte posizioni durante una partita. Tuttavia, il loro comportamento in campo rimane molto legato a giocatori come Kroos o Modric, che sono in squadra da molto tempo. Dovremo mettere tanti giocatori davanti, ovviamente, senza restare scoperti dietro. Dipenderà dal trovare il giusto equilibrio».

Come sta Gnabry?
«Segnerà. Non so perché lo so, ma succederà».

Sulla coppia Vinicius-Rodrygo:
«Entrambi molto bravi, ma diversi. Rodrygo di solito segna gol importanti, lo ha già fatto contro il mio Chelsea. Vinicius solitamente parte più dalla fascia, dribblando e accelerando, è molto pulito in tutte le sue azioni. Rodrygo è più giocoso e tende a cercare di più l’uno contro uno dell’avversario. Adoro i giocatori brasiliani come loro».

Una valutazione sulla stagione:
«Vincere adesso non compenserà tutto quello che è successo durante la stagione. Raggiungere la finale e vincerla, sì. Abbiamo fatto un passo avanti contro l’Arsenal e ora è il momento di fare il passo successivo contro il Real Madrid. Vogliamo essere competitivi ed andare a Wembley. Non ci aiuterà a recuperare punti da altre competizioni, è un’altra competizione e siamo molto entusiasti di continuarla».

I tifosi allo stadio:
«Abbiamo bisogno dello stadio. Al ritorno non sarà diverso. Abbiamo bisogno che i tifosi siano parte della partita e ci sostengano. Soprattutto quando si tratta di superare momenti più complicati. Dobbiamo creare un ambiente che ci dia un vantaggio».

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