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Calhanoglu, pensando agli sfotto milanisti, ora riderà di gusto (Il Giornale)

Avrà pensato che la vendetta è volgare come il rancore, preferendo le parole di Alda Merini: «Non c’è nulla che faccia impazzire la gente più del vederti felice»

Calhanoglu, pensando agli sfotto milanisti, ora riderà di gusto (Il Giornale)
Db Milano 19/04/2022 - Coppa Italia / Inter-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Hakan Calhanoglu

La semifinale di ritorno tra Inter e Milan ha stabilito che a Istanbul ci andranno gli uomini di Inzaghi. L’1-0 di ieri sera siglato da Lautaro Martinez ha messo al sicuro lo 0-2 dell’andata. Inzaghi si è preso la rivincita contro i suoi detrattori così come Calhanoglu se l’è presa contro i suoi vecchi compagni.

A Milano, Hakan è arrivato con addosso i colori del Diavolo, salvo poi abbandonarli per quelli che furono di Sneijder quando vinse il Triplete. Bistrattato, insultato, ma veramente compreso né veramente accolto in casa Milan, ha trovato la sua dimensione alla Pinetina. E ieri sera anche lui, come Inzaghi, qualche sasso dalla scarpa se l’è tolto. Ma solo per calciare meglio angoli e punizioni.

Il Giornale racconta la rivincita del turco:

E chissà ora come se la riderà rivedendo le immagini dell’anno scorso quando il pullman del Milan sfilava, trionfante, per le vie di Milano, Ibrahimovic che urlava e mandava un messaggio di velenosa ironia all’ex compagno. E il popolo milanista che gli stava dietro. Calha era il traditore, l’uomo che aveva lasciato il Diavolo per inseguire il demonio del soldo. Senza neppur traslocare da Milano. Chissà mai se Calhanoglu avrà pensato a tutto questo ieri sera, nella bolgia di San Siro che ogni tanto sollevava lo sguardo e sbraitava più forte quando il pallone finiva fra quei piedi gialli. E, probabilmente, la testa avrà pensato che la vendetta è volgare come il rancore, ma avrà preferito quel tanto di poetico che poteva sussurrargli Alda Merini quando sosteneva che la miglior vendetta è la felicità. «Non c’è nulla che faccia impazzire la gente più del vederti felice».

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