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Crosetti: l’Inter è il meglio che abbiamo in Italia, attenti a considerarla perdente contro City o Real

Su Repubblica. Della squadra di Inzaghi impressiona il blocco d’acciaio inossidabile la cui punta di diamante è Barella, il miglior giocatore italiano

Crosetti: l’Inter è il meglio che abbiamo in Italia, attenti a considerarla perdente contro City o Real
Mg Milano 16/05/2023 - Champions League / Inter-Milan / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: esultanza gol Lautaro Martinez

Maurizio Crosetti commenta la semifinale di Champions tra Inter e Milan (vinta dall’Inter) su Repubblica. L’impresa compiuta da Inzaghi potrebbe ripetersi in finale, scrive: attenzione a dare l’Inter per sfavorita contro il Manchester City o il Real Madrid.

“In questo momento l’Inter è decisamente il meglio che abbiamo in Italia, e attenti a non immaginarla come un capretto sull’altare di City o Real: l’esperienza e la qualità nerazzurra potrebbero creare la sorpresa gigante”.

L’Inter è superiore al Milan, continua. I rossoneri avrebbero potuto sognare il ribaltone solo con i guizzi di Leao, che però sono mancati. L’Inter, invece, ha impressionato con il suo blocco inossidabile la cui punta di diamante è Nicolò Barella, che Crosetti definisce il miglior giocatore italiano del momento.

“Dell’Inter ha impressionato il blocco d’acciaio inossidabile, la capacità di serrarsi in dieci, con Dzeko mai così gregario e Lautaro pronto a chiudere i corridoi, non soltanto a cercarli. Ma è Nicolò Barella il diamante puro: una partita magnifica da parte di colui che, adesso, è probabilmente il miglior giocatore italiano”.

Sul Milan:

“Il Milan non ha mai dato l’impressione di farcela: poca qualità nei duelli individuali, quasi mai al tiro, in sofferenza anche fisica. L’Inter ha questa capacità di occupare il campo con le gambe e poi con la testa, senza sbavature apparenti: la sua Champions è stata fin qui un cammino di perfezione, e siamo convinti che Ancelotti e Guardiola non sentano già il lucido trofeo sotto le loro dita. La finale nerazzurra è sacrosanta, e rende merito a un gruppo che ha inspiegabilmente mollato la presa sullo scudetto troppo presto”.

 

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