Allegri non ha gradito che la Juventus non lo abbia coinvolto nella scelta di Giuntoli (Repubblica)
Il ds del Napoli è una scelta di Calvo. Allegri non è contrario, ma rivendica l'investitura concessagli da Elkann come «punto di riferimento dell’area sportiva»

Db Reggio Emilia 16/04/2023 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri
Ieri Massimiliano Allegri è stato chiaro e sibillino ad un tempo. In conferenza stampa, l’allenatore della Juventus ha dichiarato:
Cioè non al posto della società bianconera, a cui ha rimandato il pallone. Oggi i quotidiani spiegano le sue parole chiamando in causa il direttore sportivo del Napoli, Cristiano Giuntoli. Ad aver infastidito Allegri, infatti, è stato il mancato coinvolgimento nella scelta del nuovo diesse da parte della Juventus.
Emanuele Gamba, su La Repubblica, scrive:
“in società si sono formati due partiti, che si sono polarizzati ai due lati di Cristiano Giuntoli, il dirigente cui si vorrebbe affidare il piano di rilancio della società. Il ds del Napoli è una scelta di Francesco Calvo, capo dall’area sportiva da quando dimissioni e inibizioni hanno falcidiato la vecchia dirigenza. Si sa che Allegri avrebbe invece preferito un nome di fiducia (Massara del Milan o Rossi del Sassuolo), ma non è comunque contrario pregiudizialmente a Giuntoli: lo ha però indispettito il fatto che una decisione sia stata presa senza coinvolgerlo. Non è arroganza, la sua: è stato John Elkann a indicare Allegri come «punto di riferimento dell’area sportiva», con competenze più vaste di quelle di un allenatore nudo e crudo. È logico che, dopo questa investitura, consideri naturale partecipare ai processi decisionali più importanti, mentre l’operazione Giuntoli è stata condotta da Calvo senza mettere al corrente Max: il suo non è dunque un no a Giuntoli, ma la puntualizzazione di chi si sente in diritto di partecipare alla definizione delle strategie. Per esempio, Allegri vorrebbe la conferma della struttura alla guida del settore giovanile, che sta dimostrando di funzionare: siccome Giuntoli porterebbe con sé anche un nutrito staff di collaboratori, come si incastrerebbe con chi già lavora in società?”.
Stesso scenario quello dipinto dalla Gazzetta dello Sport.
“Nella testa di Allegri adesso c’è un misto di orgoglio (per aver comunque tenuto la squadra in Champions nonostante le difficoltà della stagione) e di dispiacere per non essere stato coinvolto in scelte importanti, come quella del diesse. Quando parla di colloqui con la proprietà Allegri si riferisce a due incontri avuti con John Elkann, l’ultimo una decina di giorni fa, in cui il tecnico ha spiegato al numero uno di Exor, che controlla la Juventus, il progetto per il 2023-24. Max è convinto della bontà del lavoro svolto (anche se non sono arrivati trofei per la seconda stagione di fila) soprattutto per quanto riguarda la valorizzazione dei giovani. Ed è su questa strada, per lui, che bisogna proseguire, mantenendo lo status quo nella struttura del settore giovanile, che funziona e ha lavorato molto bene. Elkann ha ascoltato, ma se ne riparlerà a fine stagione. Tra i due il rapporto è solido, tanto che John ha dato ad Allegri pieni poteri dopo le dimissioni del vecchio Cda”.
Ed ecco il nodo Giuntoli.
“Le frizioni sono a livelli più bassi: il tecnico non ha gradito che la dirigenza lo abbia coinvolto nella scelta del diesse solo in una prima fase e di aver scoperto solo a cose fatte che Calvo e Scanavino avevano raggiunto un accordo con Giuntoli. Accordo che De Laurentiis però potrebbe far saltare, perché il diesse del Napoli ha ancora un anno di contratto e la Juventus non vuole andare allo scontro: se non verrà liberato non se ne farà nulla”.
Allegri, continua la rosea,
“non ha preso bene neppure le voci sui sondaggi con altri allenatori (come Palladino, svelato da Paolo Berlusconi, e Tudor). Per questo vorrebbe tutelarsi mantenendo intorno a sé gli uomini della vecchia dirigenza (da Cherubini a Manna) anche in caso di arrivo di un direttore sportivo non segnalato da lui, come Giuntoli”.