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Al-Khelaifi non ha digerito il viaggio di Messi e vuole intervenire personalmente

L’Equipe: “né Messi né il suo entourage avevano avvertito il presidente del Psg che vuole prendere in mano la situazione”

Al-Khelaifi non ha digerito il viaggio di Messi e vuole intervenire personalmente
Parigi (Francia) 11/08/2021 - conferenza stampa presentazione Lionel Messi/Image Sport nella foto: Nasser Al Khelaifi

Messi è stato beccato nemmeno 24 dopo la sconfitta del suo Psg contro il Lorient in viaggio verso Riyadh. E adesso il club di Parigi, ma soprattutto il presidente Al-Khelaifi, sta pensando di sanzionare l’argentino.

Come riporta l’Equipe infatti, la Pulce non aveva nessuna autorizzazione. L’attaccante del Psg è partito per un accordo contrattuale con l’ufficio del turismo dell’Arabia Saudita. Un viaggio programmato prima della sconfitta di domenica a Lorient, e che non poteva essere riprogrammato. Per due volte Messi ha dovuto cancellare il viaggio dopo i risultati deludenti del club, soprattutto dopo gli ottavi di finale persi contro il Bayern Monaco. Ma il viaggio di Messi in Arabia si tinge di giallo: sembra che non abbia avuto il benestare di Galtier. In un primo momento, la squadra avrebbe dovuto avere due giorni di riposo, di cui avrebbe approfittato Messi. Il quale però, nonostante il cambio programma, non ha potuto rinviare l’appuntamento per questioni contrattuali.

Nelle ultime ore, l’assenza della stella dall’allenamento di lunedì mattina ha creato discussioni interne. Tra i giocatori, alcuni dei quali sorpresi da un possibile trattamento di favore nei confronti dell’argentino, ma non solo“.

Addirittura si è fatto avanti il presidente Al-Khelaifi per risolvere la situazione:

Mentre il PSG è sprofondato in una profonda crisi di risultati e il titolo non è ancora acquisito, Nasser al-Khelaïfi difficilmente ha digerito l’assenza dell’argentino campione del mondo lunedì mattina per andare in Arabia Saudita. Senza ottenere un accordo. A maggior ragione quando né Messi né il suo entourage avevano avvertito in persona il presidente del Psg. Attualmente negli Stati Uniti, il presidente ha preso in mano la situazione. La decisione non è, allo stato attuale, ratificata ma nelle scorse ore il club della capitale ha quindi valutato una sanzione per il suo numero 30“.

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