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Agnelli tratta con Chinè per evitare il processo, c’è la disponibilità per un accordo (CorSera)

L’ex presidente della Juventus era pronto a patteggiare anche ieri, ma poi ha rifiutato di firmare la rinuncia a futuri ricorsi sulle plusvalenze

Agnelli tratta con Chinè per evitare il processo, c’è la disponibilità per un accordo (CorSera)
Db Villar Perosa (To) 04/08/2022 - amichevole / Juventus-Juventus U23 / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli

Ieri la Juventus ha chiuso con la Figc l’accordo per il patteggiamento relativo alle manovre stipendi. Hanno patteggiato tutti, dal club ai suoi dirigenti ed ex dirigenti, tranne l’ex presidente Andrea Agnelli. Andrà a processo il 15 giugno, ma non è detto che non patteggi prima. Oggi lo scrivono un po’ tutti i quotidiani che parlano di una comune volontà, da parte dei suoi legali e della Figc, di trovare un accordo.

Agnelli era pronto a patteggiare anche ieri, ma poi ha rifiutato di firmare l’atto di rinuncia a qualsiasi ricorso per la questione plusvalenze, elemento fondamentale per chiudere il patteggiamento. C’è ancora da dialogare, insomma, ma alla fine è molto probabile che si trovi una quadra, visto che c’è disponibilità sia da parte dei legali dell’ex presidente bianconero che da parte del procuratore capo della Figc Chiné.

La Gazzetta dello Sport scrive che i dialoghi tra Agnelli e Chiné sono ancora in corso.

“Resta in piedi soltanto il fascicolo che riguarda l’ex presidente Andrea Agnelli. Ma il suo avvocato Davide Sangiorgio e il procuratore Giuseppe Chinè stanno ancora lavorando per impedire che si arrivi al processo il 15 giugno”.

Anche il Corriere della Sera sottolinea che la disponibilità tra le parti a trovare un accordo c’è. I dialoghi riprenderanno, e probabilmente si raggiungerà l’intesa. Per ora il processo è fissato per il 15 giugno, ma non è detto che si arrivi fino alla fine del procedimento.

“Tra di loro, hanno patteggiato Fabio Paratici e Federico Cherubini, ma non (ancora?) Andrea Agnelli che non voleva garantire la rinuncia al ricorso al Tar. Per adesso, quindi, andrà a processo il 15 giugno, anche se l’interlocuzione tra il suo avvocato Sangiorgio e il procuratore Chiné è iniziata solo ieri mattina, le parti si riparleranno e la disponibilità a trovare un accordo c’è”.

 

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