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Serie A, Amazon non è interessata ai diritti tv (Italia Oggi)

Prime Video ha appena rinnovato l’investimento per l’esclusiva della miglior partita di Champions League del mercoledì. I club non arriveranno a 1 miliardo di introiti

Serie A, Amazon non è interessata ai diritti tv (Italia Oggi)
Db Barcellona 12/10/2022 - Champions League / Barcellona-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: telecamera pallone

La Lega Serie A è alla vigilia del bando per i diritti tv. La Repubblica qualche giorno fa scriveva che la novità potrebbe consistere nell’assenza dell’esclusiva: far vedere 9 partite su 10 sia su Dazn che su Sky, poi ciascuno sceglie a chi abbonarsi. L’obiettivo è incassare un miliardo all’anno, poco più dell’ultimo triennio (927). Nessuno sborserebbe questi soldi per l’esclusiva.

Oggi sul tema torna Italia Oggi. Che scrive in sostanza che per la Serie A restano in campo Sky e Dazn, mentre Amazon Prime Video difficilmente entrerà in gioco: non ha interesse a investire sulla Serie A.

“Lo scenario è quello di una assegnazione non in esclusiva simile a quella dei diritti della Serie B, con nove partite non in esclusiva a Sky per 350 milioni di euro all’anno, nove partite non in esclusiva a Dazn per 350 milioni di euro, e una partita in esclusiva in chiaro (non una prima, ma una seconda scelta rispetto agli incontri di ciascuna giornata) alla domenica sera per Mediaset (100-150 milioni di euro all’anno), mentre meno probabile l’opzione Prime Video. Sky Italia, infatti, sta provando a costruirsi un nuovo modello di business più sostenibile: ha rinnovato fino al 2027 i diritti tv della Formula uno, ha comprato i diritti esclusivi della nuova Chamions League di calcio dal 2024 al 2027 (203 partite a stagione), della Europa League (272 partite a stagione) della Conference League (altre centinaia di partite), ha, tra gli altri, i diritti della Premier League (380 partite a stagione) e fa intendere di poter anche fare a meno delle 380 partite della Serie A a costi esagerati. Pure Dazn Italia è diventata più cauta: dopo aver versato 840 milioni di euro all’anno, insieme con Tim, nel passato triennio 2021-24, ora ha compreso che non potrà andare oltre i 4-500 milioni di euro l’anno per non continuare a far un rosso da almeno 300 milioni di euro a esercizio. Con una spesa di circa 350 milioni di euro all’anno, Dazn potrebbe andare ad attaccare una fascia di mercato diversa da quella di Sky, con prezzi molto bassi da 10-12 euro al mese e composta da un target molto più giovane. La vera grande novità sarebbe il coinvolgimento di Mediast. Il Biscione, dalla stagione 2024-25, perderà infatti la Champions League, perché Sky Italia intende tenersi tutto per sé. Ha quindi bisogno assoluto di un appuntamento calcistico forte, spalmato su molti mesi e da affiancare ai match di Coppa Italia. E con una partita di Serie A in chiaro ecco 38 prime serate a stagione coperte con un investimento da, poniamo, 100 milioni di euro da cui potrebbe rientrare con 2,6 milioni di raccolta pubblicitaria a match. Difficile pensare invece a un ulteriore impegno di Prime Video, che ha da poco rinnovato il suo investimento anche per il triennio 2024-27 nella esclusiva della miglior partita di Champions League del mercoledì”.

 

 

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