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Iervolino: «I calciatori hanno tutele inimmaginabili per il resto del mondo del lavoro»

Alla Gazzetta: «quando fai notare a un agente il rendimento scadente del suo assistito, assisti alla fiera dell’alibi. È stato lasciato troppo campo ai procuratori»

Iervolino: «I calciatori hanno tutele inimmaginabili per il resto del mondo del lavoro»
Salerno 15/01/2022 - campionato di calcio serie A / Salernitana-Lazio / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Danilo Iervolino

Secondo il report della Figc, i procuratori dei calciatori di Serie A sono costati alle società ben 205 milioni di euro nel 2022. Per andare incontro a questo disagio è intervenuta anche la Fifa con l’obiettivo di rivoluzionare il rapporto dei procuratori con calciatori e società. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, ha parlato di queste spese per le società calcistiche, evidenziando un grande problema nel sistema.

«I giocatori hanno tutele inimmaginabili per il resto del mondo del lavoro. C’è bisogno di un nuovo tipo di contratto: anche i proprietari, se non sono contenti, devono poterlo ridiscutere. E invece quando fai notare a un agente il rendimento scadente del suo assistito, assisti alla fiera dell’alibi: le docce troppo calde o fredde, la depressione perché non viene utilizzato in un certo ruolo e chi più ne ha, più ne metta. Da presidente è la cosa che mi fa più ridere e che mi permette di vedere come certe persone sono piccole».

Sui procuratori:

«Non nego che influenzano fin troppo questo mondo con le loro scelte e i loro comportamenti. Ora del tema si sta occupando la Fifa, ma in passato, facendo sistema, le società avrebbero dovuto respingere certe richieste. Non quelle dei professionisti seri, perché non è corretto fare di tutta l’erba un fascio, ma quelle degli altri sì».

Per poi aggiungere:

«Da noi il rapporto è sballato perché si è dato troppo campo ai procuratori: abbiamo lasciato le briglie sciolte e le maglie larghe. Ora c’è questa alzata di scudi e questa polemica che spero porti a qualcosa. Io sono uno costruttivo e non un distruttore, ma bisogna trovare una sintesi con gli agenti, regole d’ingaggio giuste e sostenibili. I grandi problemi tirano fuori grandi soluzioni. Da questa storia, se si trova il giusto equilibrio, possono uscire rafforzati anche i procuratori»

La Fifa è al lavoro per poter monitorare e risolvere il problema legato ai procuratori. La riforma proposta andrà in vigore dall’1 ottobre e avrà l’obiettivo di stabilire nuove percentuali per le entrate degli agenti.

«La trovo equa, un passo in avanti importante. Lascia lauti compensi agli intermediari e interrompe le speculazioni con i parametri zero. C’è una distorsione evidente nella questione dei parametro zero, giocatori che hanno esaurito il contratto con una squadra e che sono liberi di andare dove vogliono. Un altro club può corrispondere loro lo stipendio che ritiene più giusto, ma bisogna vietare i premi alla firma, come successo per esempio con Mbappé. Quella è una stortura che può dare problemi a tutto il calcio per i prossimi anni; una modalità che va ripudiata. L’agente non deve assolutamente chiedere, con modalità a volte al limite della legalità, cifre iperboliche».

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