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Galtier: «Sono scioccato dalle accuse di razzismo, non accetto che il mio nome sia sporcato così» 

In conferenza: «Sono cresciuto in una famiglia mista e con i valori della condivisione e del rispetto per l’altro. Ho presentato una denuncia, confido nella giustizia».

Galtier: «Sono scioccato dalle accuse di razzismo, non accetto che il mio nome sia sporcato così» 
Torino (Italia) 02/11/2022 - Champions League / Juventus-Paris Saint Germain / foto Imago/Image Sport nella foto: Christophe Galtier ONLY ITALY

Non si sono fatte attendere le prime parole dopo le accuse di razzismo a Christophe Galtier in seguito ad una e-mail inviata la scorsa stagione da Julien Fournier, il suo ex manager a Nizza. Prima di iniziare la conferenza stampa per la partita tra il suo Psg e il Lens, Galtier ha tenuto a spiegare:

«Come molti di voi, sono profondamente scioccato dalle accuse che sono state rivolte. Mi hanno colpito nel profondo. Sono cresciuto in una famiglia mista e con i valori della condivisione e del rispetto per l’altro, chiunque esso sia. Non posso accettare che il mio nome e la mia famiglia vengano sporcati in questo modo. Ho presentato una denuncia e confido nella giustizia. Per lasciarla lavorare in serenità, non risponderò ad altre domande sull’argomento».

Galtier ha parlato dei suoi calciatori:

«Non ho parlato con i miei giocatori, ma mi hanno mandato la risposta migliore: l’impegno totale nelle sessioni di allenamento».

Tuttavia, Galtier ha anche ricevuto sostegno da parte di colleghi e calciatori:

«Ho ricevuto molti messaggi spiacevoli, ma anche alcuni positivi. Ho ricevuto manifestazioni pubbliche da giocatori, manager, allenatori e anche nel privato. Apprezzo questi messaggi in questo contesto difficile, ma dobbiamo sempre stare attenti con le dichiarazioni pubbliche quando accade un caso del genere».

Secondo il tecnico del Psg, i tifosi sosterranno la squadra:

«Ho letto il comunicato stampa dei tifosi. La cosa più importante, però, rimane la partita. Non ho dubbi che i tifosi saranno con noi per questa partita così importante».

Infine, Galtier non ha voluto rispondere quando un giornalista gli ha chiesto se si considerasse vittima di una “vendetta” e se fosse giudicato “l’uomo”, più che “l’allenatore”.

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