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Bucciantini: «Il Milan è una squadra che non sbaglia partite come quella di stasera» 

A Sky: «Il grande vantaggio è che sono tutti giocatori che sono insieme da due anni e mezzo, hanno giocato tante partite decisive» 

Bucciantini: «Il Milan è una squadra che non sbaglia partite come quella di stasera» 
Mg Milano 12/04/2023 - Champions League / Milan-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Mathias Olivera-Ante Rebic

Marco Bucciantini parla di Napoli-Milan a Sky. Bucciantini ha elogiato il Milan, soprattutto per la fase difensiva espressa nelle ultime gare, oltre che per l’armonia che c’è nel gruppo, abituato da tempo a giocare insieme soprattutto nelle partite decisive. A suo parere, il Milan partite come quella di stasera, valida per il ritorno dei quarti di finale di Champions League, difficilmente le sbaglia.

«Milan impressiona nelle ultime gare in difesa. Il grande vantaggio è che sono tutti giocatori che sono insieme da due anni e mezzo. Hanno giocato insieme tante partite decisive, sanno giocare la partita che serve. È una squadra che da 30 mesi queste partite non le sbaglia. Aver vissuto insieme queste emozioni li ha firmati. Nel difendere poco il Milan ci ha vinto uno scudetto l’anno scorso».

Il Napoli stasera ritroverà Osimhen, assente sia nella partita di andata che nella partita di campionato persa dagli azzurri di Spalletti contro il Milan per 4-0 al Maradona. La formazione che dovrebbe essere messa in campo da Luciano Spalletti è la seguente, pubblicata questa mattina dal Corriere dello Sport.

“In mezzo, stavolta colpa di due gialli in pochi minuti, e pure stavolta l’erede è stato individuato, toccherà a Ndombele che sembra in vantaggio su Elmas”.

In attacco, Politano è favorito su Lozano.

L’ultimo dubbio riguarda la difesa: Mario Rui o Olivera. Il portoghese è favorito, per il Corriere dello Sport.

“L’ultima perplessità, manco a dirlo, a sinistra, in basso: Mario Rui o Olivera. L’assenza di Anguissa e Kim toglie saltatori e punizioni laterali: il rientro di Osimhen e la struttura di Ndombele, mescolati alla padronanza di Juan Jesus, sistemano la questione e spingono a credere che stavolta tocchi al portoghese, più rapido per un Brahim Diaz che per due volte lo ha fregato quasi alla stessa maniera. Dal passato s’impara”.

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