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Tebas: «Il Barcellona non può registrare Gavi, ha superato i 200 milioni di stipendi»

A La Vanguardia: «Non possiamo infrangere le regole, non abbiamo una fissa sul Barça: deve tagliare le spese e aumentare i profitti».

Tebas: «Il Barcellona non può registrare Gavi, ha superato i 200 milioni di stipendi»
The president of Spanish Liga Javier Tebas is pictured during an AFP interview in Madrid on October 21, 2020. (Photo by PIERRE-PHILIPPE MARCOU / AFP)

Il presidente della Liga, Javier Tebas, ha parlato a La Vanguardia del caso che ha sconvolto il calcio spagnolo ovvero il presunto pagamento del Barcellona nei confronti dell’ex vicepresidente degli arbitri Jose María Eníquez Negreira.  Tebas ha spiegato rammaricato le dure conseguenze a livello di reputazione stanno derivando al Barcellona e alla Liga dal caso Negreira:

«Stiamo affrontando la più grande crisi di reputazione nella storia della Liga. E riguarda tutti noi, non solo il Barça. Se il Barça retrocedesse in Serie B, non succederebbe nulla, salirebbe l’anno successivo».

E ancora:

«Pagare il vicepresidente degli arbitri per 20 anni dà la sensazione di voler influenzare tutto il sistema. È un comportamento grave. Con questo non dico che il Barcellona abbia comprato gli arbitri. Non metto in discussione i successi sportivi del Barcellona, ma ci sono dei sospetti e bisogna dare spiegazioni. Nascondersi non è la soluzione».

Continua Tebas:

«Non so cosa farà il Barcellona ma so come ci comporteremo. Ci sono dirigenti dell’Osasuna che andranno in galera per aver truccato le partite. E noi, La Liga, ci presentiamo come accusa. I fatti sono  fatti. Non possiamo distinguere tra squadre grandi e piccole, non dobbiamo fare la vittima. Laporta su questo ha torto».

Tebas ha parlato dell’impossibilità, per il Barcellona, di tesserare Gavi.

«Non può essere tesserato perché il Barcellona ha superato i 200 milioni di stipendi dei giocatori. Non possiamo infrangere le regole ma c’è una soluzione: il Barça deve tagliare le spese e aumentare i profitti. Se il Barcellona ha problemi, LaLiga è corresponsabile. Non c’è una fissazione per il Barça o per qualsiasi altro club. Quando Bartomeu era presidente, il fair play della Liga esisteva già e il Barcellona lo ha sempre rispettato. Il Real Madrid no, ma attualmente il Real non ha questo problema perché negli ultimi anni ha avuto grandi benefici. Qui è stato commesso un errore che è stato l’ammortamento accelerato dei giocatori. Ciò ha danneggiato il limite di stipendio».

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