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Serie A, il pezzotto garantisce immagini più stabili di Dazn e più veloci di Sky (Repubblica)

I pirati non hanno bisogno di criptare il segnale come fanno i broadcaster, inoltre, il pubblico si ripartisce su più siti, ognuno dei quali consuma meno banda 

Serie A, il pezzotto garantisce immagini più stabili di Dazn e più veloci di Sky (Repubblica)
Milano 25/04/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Hellas Verona / foto Image Sport nella foto: stemma Dazn

Repubblica dedica un’ampia pagina al pezzotto, la trasmissione illegale delle partite del campionato di Serie A. Un fenomeno che, secondo le stime, interessa 5 milioni di italiani. Il quotidiano ne spiega il funzionamento, come sarebbe possibile bloccarlo ma anche la differenza qualitativa rispetto a Sky e Dazn, nettamente in favore del pezzotto. Le immagini dei siti pirata sono più stabili di quelle di Dazn e arrivano prima di quelle di Sky.

“E spesso possono usufruire di immagini più stabili di quelle di Dazn o trasmettere un gol prima di Sky.

Il sistema più diffuso per vedere illegalmente le immagini della Serie A è quello delle Iptv illegali, spiega Repubblica, ovvero, appunto, il cosiddetto “pezzotto”. Per usufruirne serve un decoder simile a quelli di Sky, ma senza marchio, del costo che varia da 20 a 400 euro. Uno strumento assolutamente legale che serve solo a trasformare flussi dati in immagini da trasferire alla tv a cui viene collegato. Per fare in modo che trasmetta le partite bisogna trovare in rete un abbonamento pirata, che costa meno di quello ai broadcaster ufficiali. Il problema è che gli utenti abusivi rischiano:

“Si paga con carta di credito, con tutti i rischi di tracciabilità del caso”.

Utilizzando il decoder, l’abbonato pezzotto ha a disposizione una quantità straordinaria di servizi e anche una qualità maggiore, come si diceva all’inizio.

“molto spesso la qualità e i tempi in cui si ricevono le immagini sono migliori dei servizi ufficiali. Il motivo sono i sistemi di sicurezza: Sky e Dazn, quando trasmettono le partite, devono proteggere il segnale, e la tecnologia necessaria ha l’effetto di far arrivare le immagini sulle nostre televisioni con qualche secondo di ritardo. I pirati invece non hanno bisogno di criptare il proprio prodotto in maniera particolarmente sofisticata. Anche se è sempre più frequente il fenomeno di pirati che rubano le immagini ad altri pirati. In più, a collegarsi con le tv ufficiali sono ogni domenica milioni di italiani, perché il servizio che offrono è in esclusiva. Al contrario, i servizi pirata che si spartiscono il mercato sommerso sono decine: così, ognuno consuma molta meno banda, garantendo spesso una maggiore velocità. E sempre in 4k, ossia la più alta qualità possibile”.

Le immagini del decoder arrivano nelle case appoggiandosi a cloud provider prevalentemente olandesi, tedeschi e francesi. Sono tutti europei perché, spiega Repubblica, “gli accordi Ue sul peering, ovvero gli accordi di interconnessioni tra i provider, permettono di velocizzare il traffico ed essere davvero competitivi con i grandi broadcaster. O di batterli”.

Sarebbe possibile fermare gli abusivi, ma il problema sono i tempi.

“Fermarli? Possibile: si potrebbe intervenire sulla rete Internet, le telco potrebbero bloccare gli indirizzi Ip quando si riscontrano connessioni irregolari. Il problema sono i tempi. Se Sky o Dazn individuano una sorgente irregolare e chiedono di spegnerla, difficilmente vengono assecondati. «Serve un ordine del giudice», la risposta più frequente. Ma una partita dura 90 minuti, un ordine del giudice impiega molto di più ad arrivare: così fermare lo streaming illegale è impossibile”.

 

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