Sul Corriere dello Sport: Mancini ha ripiegato sull’usato sicuro ma “le contromosse del cittì mostrano arroccamento difensivo e mancanza di visione”
L’Italia di Mancini vince la seconda partita delle qualificazioni a Euro 2024 contro Malta. A fine partita però il commissario tecnico ha dichiarato di non essere soddisfatto della prestazione, che contro l’Inghilterra l’Italia ha fatto meglio, almeno nel secondo tempo.
La valutazione di Mancini trova conferme nei commenti sui diversi quotidiani. Bene i tre punti ma la qualità latita. La pensa così anche Alessandro Barbano che sul Corriere dello Sport prende in prestito il famoso titolo della canzone di Califano: “Tutto il resto è noia”.
“A costo di apparire ruvidi, meglio dire subito che vincere così non ci piace, che l’Italia merita un altro calcio, che le scelte di Mancini paiono, pur nella ristrettezza di risorse umane, prive di coerenza“.
Una partita da salvare solo per il risultato e per Barbano la responsabilità è anche di un Mancini diventato forse pavido:
“Si dirà, e Mancini lo dice a voce alta, che il campionato non dà spazio agli italiani, che i vivai sono monopolizzati dagli stranieri, che nessuno, tra coloro che fanno le sorti del calcio, aiuta il cittì. Ma al netto di questa denuncia, le contromosse del cittì mostrano un arroccamento difensivo e una mancanza di visione. Che senso ha insistere su giocatori come Emerson, l’unico brasiliano capace di sbagliare tre stop di seguito, invece di ricostruire una nuova linea difensiva, investendo sui pochi talenti del campionato?”
E ancora:
“È come se l’eccesso di sperimentazione, che ha vestito d’azzurro decine di giovani, avesse confuso le idee del selezionatore e fiaccato il suo coraggio, inducendolo così a ripiegare sull’usato sicuro. Salvo scoprire che la sicurezza è una sicumera“.
