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Inter, Curva Nord: «Abbiamo ascoltato le ragioni di Skriniar, invitiamo gli interisti a rispettarlo»

Il post su Facebook: «Occorre rispetto per un giocatore che, al di là delle scelte professionali resta nell’organico di una squadra che ha bisogno di tutti»

Inter, Curva Nord: «Abbiamo ascoltato le ragioni di Skriniar, invitiamo gli interisti a rispettarlo»
Db Milano 04/01/2023 - campionato di calcio serie A / Inter-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Milan Skriniar-Khvicha Kvaratskhelia

La Curva Nord dell’Inter perdona il “tradimento” di Milan Skriniar, il mancato rinnovo e la volontà di partire per Parigi a fine stagione. Lo slovacco è stato in più occasioni incoraggiato a firmare il contratto per rimanere nella società meneghina con striscioni apparsi con frequenza dall’inizio dell’anno, come “Skriniar non si tocca” o, l’ultimo, “L’Inter si ama e si rispetta”.

I tifosi tramite la pagina Facebook L’urlo della Nord hanno dichiarato di aver avuto un incontro con il difensore e che lo sosterranno nonostante abbia deciso di accettare la corte del Psg e rifiutare il rinnovo coi nerazzurri. Nel post si legge:

“La Nord ha incontrato Milan e, dopo aver ascoltato le sue ragioni, ha deciso di non prendere posizione contro la sua scelta di lasciare l’Inter. La chiacchierata con Skriniar è stata documentata in un articolo sulla fanzine che uscirà al derby e in cui si spiega cosa è stato detto. Invitiamo fin d’ora gli interisti a rispettare un giocatore che, al di là delle scelte professionali, rimane in organico di una squadra che ha bisogno di tutti per ottenere il massimo dei risultati possibili. L’INTER PRIMA DI TUTTO SEMPRE”.

Parole di distensione da parte della curva dell’Inter, volte più distendere l’ambiente che ad accusare il giocatore. Nella serata di ieri, in occasione della partita di Coppa Italia tra Inter e Atalanta, l’ad dell’Inter Marotta aveva espresso il suo pensiero su Skriniar, dicendo:

«Faccio un ragionamento più a largo respiro. Il mondo del calcio subisce un’evoluzione, dei cambiamenti frequenti: ormai immaginare che nei club esistano le bandiere non è possibile. Ci sono dinamiche per cui i giocatori cambiano frequentemente casacca: ci dobbiamo abituare a questo tipo di calcio, un po’ lontano dai sentimenti. Non è quello che gradiamo noi, non è quello che gradiscono i tifosi, ma ci confrontiamo con dei professionisti: Skriniar ha fatto una scelta che rientra nei suoi diritti, noi abbiamo il dovere di rispettarla ma siamo certi che dall’alto della sua serietà saprà dimostrare nei fatti in questi sei mesi che mancano di essere all’altezza della situazione e all’altezza del ruolo».

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