ilNapolista

Il caso Barcellona non esiste, è già in prescrizione (MARCA)

Il quotidiano riporta stralci della nuova legge sullo sport approvata a fine dicembre secondo cui tali reati vanno in prescrizione dopo tre anni

Il caso Barcellona non esiste, è già in prescrizione (MARCA)
Db Barcellona (Spagna) 04/04/2018 - Champions League / Barcellona-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Samuel Umtiti

Lo scandalo dei pagamenti del Barcellona al vicepresidente degli arbitri spagnolo sarebbe già chiuso secondo quanto riporta oggi Marca. il quotidiano infatti riporta uno stralcio della  nuova legge sullo sport, approvata dal Congresso il 22 dicembre scorso, che nel suo articolo 112 afferma  che “le infrazioni molto gravi saranno prescritte a tre anni, quelle gravi a due anni e quelle lievi a sei mesi”. In questo modo il caso Negreira sarebbe chiuso ancora prima di nascere, proprio perché stato prescritto e non ci sarebbe più luogo a una sanzione. Secondo l’articolo 112 infatti, spiega ancora Marca, “Il termine di prescrizione per le violazioni inizierà a contare dal giorno in cui l’infrazione è stata commessa. In caso di violazioni continue o permanenti, il termine inizierà a decorrere dalla fine della condotta incriminata”

I pagamenti del Barcellona a Negreira sono terminati nel 2018, in coincidenza con la cessazione dell’attività dell’ex arbitro come vicepresidente del CTA, ed essendo passati quattro anni e mezzo dall’ultimo pagamento, il reato sarebbe già stato prescritto e il Barça non sarebbe soggetto ad alcuna sanzione.

I pagamenti del Barça dovrebbero essere considerati come “infrazione molto grave” stando all’articolo 104.1 della nuova legge sportiva, spiega Marca, che comprende

“Le azioni volte a predeterminare, attraverso un pagamento in denaro, l’intimidazione o semplici accordi, il risultato di una gara o di una competizione, che influenzino o meno il risultato e, in generale, le azioni che comportano un tentativo di alterare il normale svolgimento di una competizione o di un’attività sportiva”.

E la sanzione per tali violazioni sarebbe la “perdita o la retrocessione di categoria o divisione”, come tipizzato ieri da Forbes

ilnapolista © riproduzione riservata