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Tutta la Juve sapeva, i debiti morali dell’Atalanta, Paratici ds di 4-5 squadre

Il Fatto quotidiano, ecco cosa emerge dall’inchiesta: calciatori che non fiatano sugli stipendi, accordi in nero con i procuratori

Tutta la Juve sapeva, i debiti morali dell’Atalanta, Paratici ds di 4-5 squadre
Db Torino 27/05/2019 - partita del cuore / Nazionale Cantanti-Campioni della Ricerca / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: John Elkann

Tutta la Juve sapeva (Elkann compreso), i debiti morali dell’Atalanta, Paratici ds di 4-5 squadre. Ecco cosa emerge dalle carte della Procira della Repubblica di Torino, le carte della richiesta di rinvio a giudizio per Agnelli e i vertici del club bianconero.

Ecco cosa scrive il Fatto quotidiano che fa una sintesi di tutto quel che è emerso:

Il presidente della Figc a cena con un circolo ristretto di presidenti di società di calcio. I debiti “morali” tra Juventus e Atalanta che non finiscono nei bilanci. Il direttore sportivo Fabio Paratici che si muove come fosse a capo di un pool di squadre (una super mini lega). L’allenatore Massimiliano Allegri (non indagato) consapevole di quale scopo avessero avuto le plusvalenze. Calciatori che non fiatano quando la società dice al pubblico (anche quello degli azionisti) che gli hanno ridotto lo stipendio di quattro mensilità mentre hanno già firmato l’accordo per riprenderne tre. E poi: “Tutte le figure apicali – Andrea Agnelli, Maurizio Arrivabene, John Elkann – che avevano “piena e diffusa consapevolezza“della “gestione foriera di perdita“e dell’“eccessivo ricorso allo strumento delle plusvalenze”. Infine persino alcuni “pagamenti in nero” agli agenti dei calciatori.

L’inchiesta della Procura di Torino e della Guardia di Finanza (coordinata dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dai pm Mario Bendoni e Ciro Santoriello) non riguarda soltanto (e in modo devastante) la Juventus ma (in modo altrettanto devastante) l’intero sistema calcio. E questo a prescindere dai suoi futuri esiti penali.

Tutta la Juve sapeva.

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