Diretto e interpretato da Clint Eastwood, è uno zuccherino da gustare per chi è cresciuto con i Tex Willer e con Sergio Leone
Per quelli che “ma non fanno più i film western di una volta” consigliamo la visione di “Lo straniero senza nome” – lo trovate su Netflix – un western del 1973 con il grande Clint Eastwood protagonista – e che qui firma anche la regia – e la sceneggiatura di Ernest Tidyman (Oscar nel 1972 per “Il braccio violento della legge”) e Dean Riesner.
Nella città di Lago, piccola boomtown ai confini del nulla, capita uno straniero senza nome che ha voglia solo di farsi una birra ghiacciata, una bottiglia di whisky ed un bagno caldo, ma al suo arrivo tre cagnacci al servizio dei maggiorenti locali legati ad una miniera, gli tastano il polso ma ricevano il suo morso del cobra.
Tra stupri provocati e prove di forza lo straniero viene investito dai potenti locali del compito di difendere Lago dall’arrivo di tre ex galeotti che avevano svolto in città il suo stesso compito ed avevano ucciso il marshall Jim Duncan. L’uomo senza identità si pone a capo dell’ordine pubblico del Paese e ne cambia il nome e ne azzera le gerarchie attendendo lo scontro finale con i tre ceffi in cerca di vendetta.
Il film è un microcosmo classico di quello che è – o dovrebbe essere un film western -: una cittadina di frontiera con interessi inconfessabili, la mancanza di una legge al di sopra delle parti, l’anarchia al servizio dei potenti e l’intervento dell’uomo forte. Tutto figlio dell’epica della Frontiera che innerva ancora oggi tanta parte d’America.
Per chi è cresciuto con i Tex Willer e con Sergio Leone è uno zuccherino da gustare con saporita attenzione.
Vincenzo Aiello ilnapolista © riproduzione riservata