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Messi vale già più di Maradona se consideriamo anche il lato etico dello sport (Repubblica)

Nel giorno della finale tra Argentina e Francia, Gabriele Romagnoli fa un consuntivo di quanto visto al Mondiale e sul paragone Messi-Diego 

Messi vale già più di Maradona se consideriamo anche il lato etico dello sport (Repubblica)
(FILES) In this file photo taken on June 17, 2010 Argentina's coach Diego Maradona (R) and Argentina's striker Lionel Messi speak after their Group B first round 2010 World Cup football match Argentina versus South Korea at Soccer City stadium in Soweto, suburban Johannesburg. (Photo by Gabriel BOUYS / AFP)

Messi vale già più di Maradona se consideriamo anche il lato etico dello sport (Repubblica)

Su La Repubblica Gabriele Romagnoli fa una sorta di bilancio su quanto visto al Mondiale in Qatar. Oggi Francia e Argentina si giocano il titolo di campione del mondo in finale. La domanda a cui risponde è: cosa abbiamo visto in Qatar?

“Questa era la trama. Una squadra più tecnica teneva palla, se la passava e aspettava si creasse uno spazio per la cosiddetta imbucata. Una più atletica si difendeva, attendendo l’occasione per il contropiede. Se riusciva a resistere, bene. Se andava sotto inseriva altri elementi di stazza e buttava palla nell’area avversaria. Portieri bravi: molti (ma non quelli considerati tali, come Neuer o Allison). Centravanti bravi: due. Fuoriclasse: idem. Tutti giocano in finale. La Francia ha il fuoriclasse giovane (Mbappé) e il centravanti attempato. L’Argentina viceversa (Messi e Alvarez). Tra i difensori è sembrato un fenomeno il croato Gvardiol, finché il 10 argentino ha deciso di trattarlo come un paletto”.

Poi Romagnoli passa a quelle che definisce le “affermazioni forti”. Una di queste riguarda Maradona.

“Messi (comunque finisca oggi) vale già più di Maradona, se consideriamo anche il lato etico della vicenda sportiva. Se lo consideriamo”.

Le altre due affermazioni forti:

Al netto della tensione nazionalista, nel corso di una Champions League ci sono partite più avvincenti e di livello
superiore a qualunque sfida di questi Mondiali. Provate a immaginare Psg contro City. Avreste in campo, oltre ai due fuoriclasse e al giovane e favoloso centravanti di oggi: Neymar, Hakimi, Donnarumma, Haaland, Foden, de Bruyne e oltre non andrò. Nel 1978, durante una partita dell’Argentina, quattro prigionieri della dittatura militare approfittarono della distrazione delle guardie incollate alla tv per fuggire dalla casa in cui erano rinchiusi. E questo è il solo esempio che giustifica il calcio come evasione senza ritorno. Siamo uomini o palloni?”.

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