Guadagna 6 milioni, una cifra fuori portata per le casse del club di De Laurentiis. L’operazione è complessa. Su di lui Newcastle e Barcellona
Jorginho vuole tornare a Napoli, ma l’ingaggio è un ostacolo per il presidente De Laurentiis. Lo scrive Repubblica.
“Nel futuro di Jorginho potrebbe esserci il suo passato. Il centrocampista italo-brasiliano, in scadenza di contratto col Chelsea a giugno, sta riflettendo sul da farsi e cerca di non affrettare le scelte. Il suo sogno è tornare al Napoli, la squadra che lo ha fatto diventare un top player come regista, ma Newcastle e Barcellona hanno già fatto passi importanti per averlo”.
Il rapporto di Jorginho con il Chelsea è ai titoli di coda, a fine stagione saluterà il club a parametro zero.
“Lui aspetta una mossa da parte del Napoli e del suo presidente De Laurentiis. Desidera tornare a vestire la maglia azzurra, ma l’operazione resta piuttosto complessa: lo stesso De Laurentiis già dalla scorsa estate ha adottato una politica sugli ingaggi molto oculata e i 6 milioni che Jorginho attualmente guadagna in Inghilterra sono fuori portata per le casse societarie del Napoli. Il giocatore — sempre nei pensieri anche del tecnico della Lazio, Sarri, che lo ha lanciato nel grande calcio — dovrebbe fare allora una mossa molto significativa ma anche molto rara nel calcio moderno, tagliarsi l’ingaggio del 50% o giù di lì: è disposto a venire incontro a De Laurentiis, magari spalmando l’ingaggio per più anni di contratto, ma per far partire la trattativa serve un passo da parte del presidente, che valuta anche altri profili per quel ruolo. Spalletti, ovviamente, accoglierebbe volentieri il centrocampista 31enne in rosa: tatticamente Jorginho gli permetterebbe di costruire, insieme a Lobokta (che ha trovato l’accordo per il rinnovo fino al 2027), un tandem di alto livello pronto ad alternarsi tra campionato e Champions League”.
“Il desiderio di tornare a Napoli è molto forte, le alternative non mancano, ma dipendesse solo ed esclusivamente dalla volontà di Jorginho il club azzurro sarebbe la prima, e unica, scelta”.