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«Avevo paura di fare coming out con mio padre, ma lui mi ha detto “non me lo potevi dire subito?!”»

Francesca Vecchioni, la figlia del cantautore, ha raccontato al Corsera di quando il padre le chiese del suo fidanzato spingendola a dirle che era lesbica

«Avevo paura di fare coming out con mio padre, ma lui mi ha detto “non me lo potevi dire subito?!”»
Db Milano 05/12/2005 - concerto di Roberto Vecchioni / foto Daniele Buffa/Image nella foto: Roberto Vecchioni

Francesca Vecchioni, 47 anni, figlia del cantautore Roberto Vecchioni e presidente della Fondazione Diversity — no profit che promuove la cultura dell’inclusione nei media, nelle aziende e nella società, ha raccontato al Corriere della Sera del giorno in cui disse a suo padre di essere lesbica.

«A dire la verità non avevo nessuna intenzione di fare coming out con mio padre, perché avevo paura della sua reazione. È stato lui che è venuto a chiedermi»

Un giorno a colazione arrivò la difficile domanda per sapere se la figlia frequentava qualcuno, se avesse un fidanzato, una domanda a cui era complesso rispondere secondo Francesca

«Si allarmò subito: “Perché non me lo vuoi dire, cosa c’è che non va? È un drogato, un poco di buono?! Non sarà mica in galera, vero?”. Era troppo, non potevo non dirglielo: “È che non sto con un uomo, papà, sto con una donna!”. Rimase un attimo in silenzio. Poi mi disse: “Ma vaff… mi hai fatto spaventare… Non sapevo più cosa pensare! Ma non me lo potevi dire subito?!».

Una reazione completamente diversa da quella che si aspettava

«Si ha sempre paura di fare coming out: dipende dalle aspettative che credi che i tuoi genitori abbiano su di te. Ma le aspettative sono plasmate dalla società e quindi siamo noi stessi responsabili di questa cosa: la politica, i media e ognuno di noi. Era così anche trent’anni fa: oggi dovrebbe essere diverso, anche se purtroppo ci sono molti casi in cui fare coming out con i genitori significa trovarsi di fronte a un muro insormontabile. Adesso che sono madre ho capito ancora di più l’importanza di quelle domande. E della reazione di mio padre e di mai madre: anche lei è stata subito accogliente»

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