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Anche il basket vuole rateizzare le tasse come la Serie A: perché loro sì e noi no?

Zanetti, l’industriale patron della Virtus Bologna: “L’unica soluzione è pagare tutto, ma diluito nel tempo. Altrimenti le società saltano. Abodi ci aiuterà”

Anche il basket vuole rateizzare le tasse come la Serie A: perché loro sì e noi no?
Tokyo (Giappone) 25/07/2021 - Basket / Olimpiadi Tokyo 2020 / foto Panoramic/Image Sport nella foto: Alessandro Pajola

Il problema delle tasse arretrate “non riguarda solo il calcio”. E quelli del basket? Della pallavolo? Delle bocce? Perché la Serie A e noi no? Il “dibattito” un po’ surreale sull’industria del pallone che vorrebbe vedersi spalmate le spettanze e azzerati gli oneri, ovviamente comincia ad allargarsi agli altri sport, quelli che peraltro il calcio dice di “mantenere” con le sue tasse.

Massimo Zanetti, il presidente e proprietario della Virtus Bologna – una delle due big italiane con l’Olimpia Milano – ha detto a “La politica nel pallone”, rubrica di Gr Parlamento,  che “l’unica soluzione è pagare tutto, ma diluito nel tempo. Altrimenti le società saltano, non abbiamo quelle cifre. Sono convinto che alla fine accetteranno”.

Zanetti è un importante imprenditore, non è un piccolo affarista. Possiede la Segafredo Zanetti, e “giustamente” fa sua la causa fiscale della Serie A. Il concetto è proprio “perché loro sì e noi no?”: “Anche noi nel basket siamo stati coi palazzetti chiusi. Lo sport non è uno spettacolo fine a se stesso. Ha risvolti sociali. E credo che lo Stato debba farsene carico, facendo pagare tutto ma diluendo. Sono convinto che Abodi ci darà una mano“.

Effettivamente Abodi, parlandone al Corriere della Sera, ha detto che un accordo alla fine si troverà ma che riguarderà tutte le aziende, mica solo quelle sportive. E lo stesso presidente della Lega di Serie Lorenzo Casini assorbe critiche e polemiche col fatalismo di quello che alla fine, si sa, “una soluzione si trova sempre”. Siamo pur sempre in Italia.

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