Spalletti che evita polemiche è una boccata d’aria pulita in un mondo avvelenato (Gazzetta)

Ogni volta che ieri si è cercato di portarlo sul terreno della polemica, ha elegantemente glissato incrociando anche lo sguardo compiaciuto di Giuntoli 

spalletti

Db Roma 23/10/2022 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

La Gazzetta dello Sport torna sulle parole dell’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, in conferenza stampa, ieri, alla vigilia di Napoli-Udinese. Il tecnico ha evitato scientemente qualsiasi forma di polemica. Gli è stato chiesto cosa pensa del “rigorino” concesso ad Osimhen e dell’episodio Danilo nella Juve. Spalletti ha chiaramente detto che questi temi non gli interessano. Sono polemiche che non riguardano il Napoli.

«Non può essere una polemica che ci riguarda. Noi abbiamo il nostro di biglietto da visita, vogliamo fare calcio, vogliamo coinvolgere gli sportivi. “Rigorino”? Posso fare le statistiche e prendere tutti i giornali cosa avevano detto di questo rigore, verrebbero fuori cose divertenti… e poi mi sembra molto simile a quello che subimmo contro il Lecce, mi pare. Rigorino? A vederlo a me viene un’analisi facile. Però ritorno a fare la chiusura come l’avevo iniziata: per quello che è il calcio che vogliamo fare, questi discorsi non ci devono riguardare».

La Gazzetta dello Sport scrive:

“Avere tante rivali a contendersi il ruolo di “anti Napoli” può essere un vantaggio anche se sarà “una guerra serrata”, come Luciano ha ribadito a più riprese. Si vede lontano un miglio che lui ci ha preso gusto a combatterla e che
intende farlo senza minare il campo perché, ogni qualvolta ieri si è cercato di portarlo sul terreno della polemica, ha elegantemente glissato incrociando anche lo sguardo compiaciuto del direttore sportivo Giuntoli seduto in platea. Il Napoli vuole battagliare così, con classe o — per dirla alla Spalletti — «semplicemente giocando bene a pallone». Nessuna pressione sulla squadra, dunque, almeno finché la sfera viaggerà ad alta velocità da una parte all’altra del campo come sta accadendo ormai da qualche tempo. Sentir parlare un allenatore così è una boccata d’aria pulita in un mondo troppo spesso avvelenato“.

La rosea si sofferma ad analizzare anche l’atteggiamento dei tifosi napoletani, che non si stanno lasciando andare ad un entusiasmo sfrenato, ma sembrano più equilibrati di prima.

“Del resto, a Napoli l’entusiasmo è contagioso ma non sfrenato forse perché le aspettative ad inizio stagione erano diverse e quindi solo adesso si sta realmente prendendo consapevolezza del valore della squadra. Il pubblico ha visto gli azzurri superare dieci avversarie diverse e superare anche l’assenza di Kvaratskhelia, che mancherà pure oggi e che sembrava indispensabile”.

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