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Sofia Raffaeli: «I sacrifici non esistono se fai una cosa con passione»

A Sportweek: «Non conta quante ore stai in palestra, ma l’impegno che ci metti per vincere. La felicità è fare ritmica e salire sul podio»

Sofia Raffaeli: «I sacrifici non esistono se fai una cosa con passione»

Sportweek intervista Sofia Raffaeli. A 18 anni è la prima italiana nella storia ad aver vinto un oro individuale ai Campionati del Mondo nella ritmica e l’all around 2022. All’ultimo Mondiale ha vinto 6 medaglie: le porta sempre con sé in una scatolina, «per farle vedere a tutti quelli che me lo chiedono».

L’intervista precede lo scandalo delle Farfalle. Sofia Raffaeli si racconta.

«Ho iniziato a 3 anni con l’artistica, ma mi sono stufata presto. A 7 mamma mi ha portato a vedere una gara di ritmica, il giorno dopo ero già in palestra, e sono ancora qui e spero di rimanerci a lungo».

Lo sport ai suoi livelli è fatica, disciplina, sacrificio: c’è una cosa a cui Sofia Raffaeli devi rinunciare e che le pesa?

«Niente è sacrificio, se c’è la passione non ti pesa niente. Ho dovuto lasciare la scuola pubblica e frequentarne una privata (Scienze Umane), per avere più tempo per allenarmi, ma non è stato un sacrificio. Ho raggiunto i miei obiettivi a scuola e in pedana e non cambierei niente di quello che ho fatto».

Ti senti uguale o diversa dalle tue coetanee?

«Molto diversa. Loro escono la sera, vanno in discoteca, stanno sempre al cellulare… Io, in palestra. Ma questo non è mai stato un problema, ho sempre pensato con la mia testa e a fare quello che era giusto per me, quello che mi piaceva e mi piace ancora».

Ma c’è spazio per l’amore, un fidanzatino?

«No, mai stato. E finché gareggerò, rimarrò fissa sull’obiettivo. Non ho tempo per altro».

Quando hai capito che questa sarebbe stata la tua vita e non solo uno sport? Sofia Raffaelli risponde:

«Non è stata una scelta, non ci ho pensato mai su, è successo. Poi, entrare nel gruppo sportivo delle Fiamme Oro ha trasformato la mia passione in un lavoro. Ma io lo avevo già capito dopo il primo anno (di assestamento) da senior: non sempre una junior dotata, diventa una senior fantastica…».

Avversarie: le spii, le ammiri, le soffri, le ignori?

«Non ci parliamo tanto, in gara siamo tutte concentrare sull’esercizio, ma in assoluto la gara è con me stessa, con i miei limiti non con i loro».

Come fa Sofia Raffaeli a vincere l’ansia?

«Prima della gara ascolto musica che mi carica (Maneskin o Pinguini Tattici) o che mi calma (Rino Gaetano), dipende dall’umore. A mano a mano è la mia preferita».

Cos’è la felicità?

«Fare ritmica e salire sul podio».

C’è una cosa che ti fa paura?

«Il giorno in cui dovrò lasciare».

I sogni si realizzano con?

«Col cuore: non importa quante ore stai in palestra, ma quanto impegno ci metti. E con la testa: porti degli obiettivi e raggiungerli, uno per volta».

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