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“La chiamata in Nazionale deve aver convinto Ibanez di essere diventato un raffinato costruttore di gioco”

La Repubblica: ha peccato di presunzione ed è stato punito. Ha replicato il copione del derby di due anni fa mettendosi a giocare con Pedro

“La chiamata in Nazionale deve aver convinto Ibanez di essere diventato un raffinato costruttore di gioco”
Db Firenze 22/10/2022 - campionato di calcio serie A / Fiorentina-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Roger Ibanez-Victor Osimhen

La Repubblica scrive del derby capitolino tra Roma e Lazio e del clamoroso errore di Ibanez nella costruzione da dietro, che ha condannato la squadra di Mourinho a subire il primo gol del match.

“Gli antichi greci la chiamavano hybris. È il peccato di tracotanza, l’eccesso di presunzione dell’uomo che sfida il Fato, o gli dei, finendo immancabilmente punito. Roma, che sull’eredità greca ha costruito la propria grandezza, ne ha offerto una rappresentazione plastica nella partita che più di ogni altra la definisce”.

Sull’errore di Ibanez:

“Mourinho, che aveva costruito il suo intero piano di gioco nel non far succedere assolutamente nulla, lo ha visto franare sulla follia del giocatore che più ne identifica lo spirito guerresco. Roger Ibañez ha deciso in un istante che la chiamata del Brasile in nazionale doveva aver fatto di lui un raffinato costruttore di gioco. Un azzardo affrontato come se avesse perso il concetto del rischio, operazione familiare a chi ama gli sport estremi. Avrebbe potuto buttarsi col paracadute Ibañez, invece si è messo a dribblare nella propria area, a pochi metri dal proprio portiere, un signore che si chiama Pedro, 25 titoli in carriera, tra cui Champions, Mondiale ed Europeo”.

“Hybris, dicevamo: la conseguenza è la stata la sua punizione. Il gol di Felipe Anderson, il 3° in un derby, il 2° da quando sostituisce Immobile da centravanti. E ha replicato il copione del derby di due anni fa, quando Ibañez aveva condannato la Roma in modo analogo a un’altra sconfitta”.

 

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