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Il Telegraph: «Guardiola è stato per 20 anni più pro-Qatar di Beckham, e ora critica i Mondiali?»

“E’ imbarazzante. Ha fatto l’ambasciatore e li voleva far giocare d’estate. Elogiava il Qatar come “aperto”, e definisce “autoritaria” la Spagna”

Il Telegraph: «Guardiola è stato per 20 anni più pro-Qatar di Beckham, e ora critica i Mondiali?»
Manchester (Inghilterra) 14/09/2022 - Champions League / Manchester City-Borussia Dortmund / foto Imago/Image Sport nella foto: Josep Guardiola ONLY ITALY

Il Telegraph contro Pep Guardiola. Il giornale inglese rinfaccia al tecnico del City di fare la bandieruola sul Mondiale in Qatar, di dire prima una cosa e poi un’altra, “partendo dal presupposto che il suo pubblico abbia la memoria corta”.

Come fa, scrive il Telegraph a parlare di scelta “folle” visto che “al contrario, negli ultimi 20 anni è stato più spudoratamente pro-Qatar di David Beckham durante una visita al bazar del centro di Doha“.

“La fedeltà – racconta il giornale inglese – risale all’incantesimo di Guardiola a metà degli anni 2000 per l’Al-Ahli, il club più antico del Qatar. Non era affatto il solo a inseguire il sole del deserto, con Xavi, Raul e Gabriel Batistuta che avevano tutti goduto della stessa sontuosa sinecura. Solo che la sua lealtà al piccolo emirato si è ulteriormente estesa quando, nel 2010, ha firmato per essere un ambasciatore per la sua candidatura alla Coppa del Mondo.

“La storia di Guardiola nella promozione dello stato del Golfo dipinge la sua ritrovata ostilità alla Coppa del Mondo in una luce imbarazzante.

La cosa bella, per il Telegraph, è che adesso si lamenta dell’interruzione della Premier, ma prima “sosteneva l’idea che andasse in scena in piena estate. Le temperature a Doha in giugno e luglio possono, come avrà sicuramente ricordato dai suoi giorni ad Al-Ahli, superare regolarmente i 45 gradi. Eppure Guardiola strombazzava il concetto a prescindere”

“Se guardi più a fondo, Guardiola ha espresso da tempo una stretta affinità con il Qatar. Nel 2011, quando il Barcellona abbandonò la tradizione delle maglie senza sponsor firmando un contratto di 5 anni e mezzo con la Qatar Foundation, l’allora manager del club disse: ‘Nei due anni in cui ho vissuto in Qatar, io e la mia famiglia abbiamo ricevuto un trattamento meraviglioso. Il Qatar si apre al mondo occidentale. Penso che spesso non capiamo il mondo musulmano, né loro noi. Il Qatar è il Paese musulmano più aperto e il più vicino alle democrazie occidentali, ma ha bisogno di tempo’. È un fenomeno curioso, la visione del mondo di Guardiola. Da un lato elogia il Qatar come “aperto”, dall’altro ha definito “autoritaria” la Spagna, l’oppressore storico della sua nativa Catalogna“.

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