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Napoli-Ajax 4-2, pagelle / Osimhen che regala il rigore a Kvara è la foto che lo spogliatoio è cambiato

PAGELLE – È l’immagine simbolo della serata insieme con la faccia di Raspadori che simboleggia la rabbia e la fame del nuovo Napoli finalmente libero da scorie

Napoli-Ajax 4-2, pagelle / Osimhen che regala il rigore a Kvara è la foto che lo spogliatoio è cambiato

La pagelle di Napoli-Ajax 4-2 a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.

MERET. E’ un Napule così bello ed essenziale, senza barocchismi soverchi, che stasera, Ilaria, per evitare di sognare troppo, forse è utile essere un po’ pedanti e segnalare talune pinzillacchere. Nel caso del giovane Meret, al solito bravo a respingere in un paio di occasioni, ci sono due lievi titubanze: un’uscita facile in cui ha preferito affidarsi ai pugni chiusi e una mancata uscita, invece, su un pallone protetto dal capitano – 6

Sul primo gol dell’Ajax avrebbe potuto stare un po’ più fuori dai pali e forse lo avremmo evitato. Sono quei particolari da sistemare di cui parla Spalletti e di cui ieri ha detto anche Raspadori. Il Napoli è così bello che viene voglia di vedere quanto possa esserlo ancora di più nella continua ricerca di una perfezione irraggiungibile per le potenzialità di questa enorme squadra – 6

Le pagelle dei difensori

DI LORENZO. Per la temperanza, la fatica e l’applicazione, lui e Kim Il Lungo sono i due militi noti. A destra, peraltro, il cimento è ostico e duro contro Bergwijn e compagni ma il milite Di Lorenzo non smette mai di spingere. Non solo. In un Napule che non riesce mai a chiudere la partita, il capitano sovente raffredda la pelota e invita i compagni alla calma – 7

Un leader calmo. Si può chiedere di più ad un capitano? – 7

KIM. Al milite Kim tocca la destra ed è una novità. Di qui altre pinzillacchere: un passaggio toppato, idem un’uscita. Al 28’, poi, lui e l’altro soldato Di Lorenzo non si capiscono e Taylor s’infila. Detto questo Kim fa Kim anche se l’intesa con Giovanni Gesù non è proprio il massimo – 6,5

E’ stato spostato su un lato non suo, come giustamente sottolinei tu e privato del suo compagno Amir. Direi che tutto sommato è andata bene. Anche lui ci ha mostrato di essere umano – 7

JUAN JESUS. Almeno due volte è salvifico, di cui una al culmine di un contropiede nederlandese. Però, appunto, a suscitare qualche perplessità è la mancata corrispondenza d’amorosi sensi con il coreano. Forse sarebbe meglio Ostigard (e il rigore, per giunta eccessivo, non c’entra nulla) – 6

Ci sarà tempo pure per Ostigard. Intanto mi tengo Juan che secondo me ha giocato bene. L’errore sul rigore forse è stato l’unico che ha commesso. Ma premesso che il rigore per l’Ajax non c’era, va benissimo così – 7

OLIVERA. Una quantità notevole di palloni smistati o portati avanti e zero imprecisioni. La sua presenza là a sinistra incide eccome. E al 57’ fa capire che sa fare anche la roccia difensiva, con una chiusura di livello. Certo, c’è la cabeza di Klaassen solo soletto ma la colpa non è solo sua – 7

Direi che il Napoli non ha più un problema di terzini a sinistra. Non ti commuovi anche tu, al pensiero? – 7

Pagelle centrocampo

ANGUISSA. E’ talmente prezioso che basta la presenza. Lo Sciamano ormai la pensa così. Il Napule è frankista, anche quando Zambo non fa mirabilie. Gli è sufficiente occupare il centro e da lì azzeccare il sentiero giusto per andare avanti. Preoccupa invece l’infortunio: ecco perché domenica, Ilaria, ho provato il  déjà vu della sindrome dei titolarissimi. Se Zambo avesse riposato, avremmo vinto comunque a Cremona – 6,5

Magari si è fermato in tempo e non dovrà assentarsi troppo. In ogni caso c’è Ndombele, non fasciamoci la testa – 7

NDOMBELE dal 49’. Ullalà, Ilaria. Solido, tranquillo, letale e tante celluline grigie, come dimostra un assist per Lozano. E il rigore è merito suo – 7

Ecco, vedi? Dunque, se abbiamo una soluzione, perché ti preoccupi? – 7

LOBOTKA. Uno e trino, Robotka. E stasera tocca evidenziare la sua capacità straordinaria di recuperare palloni. Mediano, play e difensore. Che giocatore – 7,5

Bassey è un animale: tenta di atterrare Kvara e poi di azzoppare Lozano, ma al 34’ Lobo lo ferma, grazie all’aiuto diDi Lorenzo e Raspadori arrivati a triplicare. L’immagine perfetta di una famiglia. Fa a sportellate in area fino alla fine, un leone – 8

ZIELINSKI. Dove c’è Piotr, c’è gol. I primi due partono da lui e quello di Lozano, in particolare, è un capolavoro da appendere in museo – 7

La finezza, lo stile, l’eleganza, l’intelligenza. Non sai quanti anni ho aspettato di vedere questo Piotr. Sull’assist per Lozano bisognerebbe scrivere un libro di storia dell’arte – 8

GAETANO dall’88’. Senza voto

Senza voto

Pagelle attacco

LOZANO. Il gol di Cremona lo ha stappato. La cabeza è più leggera e non a caso segna di testa. A destra è un’iradiddio, arretrando fino all’area azzurra per difendere – 7,5

In gol dopo solo 4 minuti con un movimento meraviglioso a chiedere la palla a Zielinski senza mai fermarsi. Spalletti giustamente applaude beato, mentre a noi appare chiaro che il Napoli sta apparecchiando per la cena. Due minuti dopo aver segnato fa tutto il campo di corsa per difendere. Ha capito che il Napoli è questo, ci si aiuta, si vince tutti insieme – 8

POLITANO dal 76’. Diciamo che stasera è individualista in maniera esasperante e omettiamo il voto – senza voto

Senza voto

RASPADORI. Il modo ormai in cui Raspad’oro fa il centravanti è il papillon del calcio totale che veste lo smoking cucito dal sarto Spalletti. Un papillon elastico che si allarga a tutto il campo e quando poi ritorna al suo posto segna un gol dei suoi: controllo e tiro perfetti – 7

Io lo trovo favoloso, Fabrizio. E il suo gol per nulla banale. Il controllo è stato da leccarsi i baffi, come il tiro potente che ha travolto il portiere dell’Ajax. E poi la faccia che ha fatto, dopo, nell’esultare. La rabbia, la fame, quella che a Giuntoli piace che venga messa in evidenza quando si parla del Napoli. In quella faccia c’è tutto questo Napoli. C’è una speranza che stavolta non si naufraghi all’ultimo metro. Ieri riflettevo: pensa quanto ci hanno fatto male quelli che per anni ci hanno abituati a non fidarci, ad aspettarci sempre il crollo, il passo falso. Abbiamo accumulato anni di scorie psicologiche e di paure, di sogni infranti e mancanza di fiducia. Ora, invece, di questo Napoli dove ci sono Raspadori, Simeone, Kvaratskhelia e tutti gli altri arrivati in estate, io mi fido. Loro vogliono vincere perché non lo hanno mai fatto, perché si divertono, come noi. Scusa se sono andata lunga su Raspa, ma quando se ne parlava a luglio ero certa che avrebbe fatto la differenza, per questo mi beo – 8

OSIMHEN dal 49’. Victor, Victoria torna, quando meno te l’aspetti. I suoi slanci ansiosi, puntualmente in fuorigioco, incrinano un po’ la magica alchimia della squadra. Torna e vuole segnare a ogni costo ma quando c’è il rigore ecco una scena che fa bene all’amicizia, allo spogliatoio, allo spirito di gruppo eccetera eccetera, nonché al cuore di noi tifosi. In tutti i sensi. Victor prende il pallone come col Liverpool e già tremi per il timore di un altro penalty sbagliato, ma ecco la sorpresa: con un vero e proprio abbraccio dona la pelota al Che Kvara: “Tocca a te”. Commovente. E la generosità se la ripaga da solo quando infine strappa il pallone a Blind e va a segnare – 7

Credo sia la cosa più bella della sua partita l’aver regalato il pallone a Kvara. Anche questo fino a qualche settimana fa forse non era scontato. Voglio vedere nel gesto di Osi la riconoscenza per quanto Kvara ha portato nel Napoli, per il sacrificio e la sua imprescindibilità. Felicissima, poi, che sia rientrato con un gol – 7

KVARATSKHELIA. Una destra da impazzire, la sua, che regala spettacolo e concretezza. Al 14’ fa uno show che per poco non si conclude con la doppietta del Bambolo assassino. Fa segnare Giacomino e poi dimostra che è un rigorista perfetto. E’ una serata talmente bella che mi concedo un’altra pedanteria: sostituirlo è sempre un delitto. O no? – 7,5

La volta scorsa scrissi che seminava bellezza, oggi aggiungo che semina anche follia. Chi lo ha davanti impazzisce, letteralmente. Gliela vedi negli occhi, la paura. Il pensiero è uno: come lo fermo? La risposta pure è unica: impossibile fermarlo. Kvara è imprendibile, ha una potenza di tiro e di pensiero da fare impallidire. E una freddezza, Fabrizio, da farti venire i brividi di piacere sulla pelle. Un vulcano di invenzioni e genialità. Quel rigore è di una bellezza estrema, il suo viso concentrato ma contemporaneamente rilassato è spettacolare. Ma soprattutto, ad essere straordinaria, è la consapevolezza che ha questo ragazzo di essere forte. Il rigore lo ha voluto calciare certo di non sbagliare, era sereno, sapeva già come sarebbe andata. E per una volta, dopo anni e anni, anche noi. Non solo: Al 37 è in area, la nostra, però, a recuperare palle per aprire verso Lozano. E che vogliamo aggiungere più? – 10

ELMAS dal 76’. Senza voto

Senza voto

Pagella allenatore

SPALLETTI. Lo Sciamano applaude i suoi giocatori (una verà rarità) e noi applaudiamo lo Sciamano: il Napule è già agli ottavi di Champions ed è la squadra che ha segnato di più nel salotto buono dell’Europa. Troppa grazia, davvero troppa. Spalletti viene ormai celebrato ovunque e il suo quattro tre tre è studiato al microscopio dagli scienziati delle lavagne e delle statistiche, evocando miti tattici di ieri e di oggi. Io mi auguro solo che sappia fare le scelte migliori partita dopo partita – 9

Sul suo Napoli ho sparso giudizi qua e là in queste pagelle, dunque non mi dilungherò. E’ l’anima del gruppo, l’architetto del gioco. Perché non è che questi vanno in campo a cavolo, ognuno per conto suo, non è solo questione di talento. Il talento lo devi pure saper assemblare, e il bel gioco costruire. Questo Napoli ha tutto, finalmente. Riempie gli spazi, gli occhi e tutto il resto che c’è da riempire – 10

ARBITRO ZWAYER. Come scritto prima, il rigore è davvero eccessivo, se non inventato – 4

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