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Il Messaggero: Roma, Karsdorp non ha ancora i 90 minuti nelle gambe, pronto Zalewski 

“Ce la farà la Roma ad arginare il ciclone Napoli?”. Mourinho si affida al trio Mancini-Smalling-Ibañez. Sarà decisiva la scelta di Spalletti sul centravanti

Il Messaggero: Roma, Karsdorp non ha ancora i 90 minuti nelle gambe, pronto Zalewski 
Db Reggio Emilia 13/02/2022 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Rick Karsdorp

Il Messaggero pone la domanda che definisce “delle cento pistole”:

“ce la farà la Roma a frenare il ciclone Napoli? E soprattutto: riuscirà il muro difensivo giallorosso ad arginare la straripante esuberanza dell’attacco partenopeo che sinora, tra campionato e coppe, ha segnato la bellezza di 42 reti in 14 partite mandando in gol 15 calciatori diversi”.

La difesa della Roma, domenica, avrà da faticare. Il problema arriverà soprattutto dalla catena di sinistra del Napoli, dove c’è il devastante Kvaratskhelia. Mourinho, su quel lato, ha un dubbio: Karsdorp non ha ancor ai 90 minuti nelle gambe. Si prepara Zalewski.

“È soprattutto la catena di sinistra del Napoli che incute timore. Mario Rui-Zielinski-Kvaratskhelia è il motore che accende le speranze e i sogni dei tifosi azzurri. Da quel lato, Mourinho – se, come sembra, dovesse confermare il 3-5-2 – potrà opporre Mancini, Karsdorp più la mezzala destra che ad oggi, vede Matic e Camara contendersi una maglia. La mossa del guineano avrebbe una duplice motivazione: 1) Mady potrebbe essere utilizzato per andare a disturbare in pressing il palleggio del metronomo Lobotka 2) All’occorrenza potrebbe raddoppiare sullo spauracchio georgiano. Quale sia la scelta, fondamentale sarà il lavoro di Mancini e di chi sarà schierato a destra tra Zalewski e Karsdorp (da quanto trapelava ieri da Trigoria, l’olandese non sembra avere più di un tempo nelle gambe). Perché se Kvara parte, nell’uno contro uno è imprendibile”.

Mourinho ancora non sa quale sarà il centravanti schierato da Spalletti nel suo Napoli. Il trio di difesa a cui si affiderà: Mancini, Smalling e Ibanez, preferirebbero sicuramente Osimhen, scrive Il Messaggero.

“Quello che José, invece, ancora non sa è se Spalletti presenterà un attacco senza regalare punti di riferimento (per intenderci, con Raspadori) oppure puntando su Osimhen. Paradossalmente, visto il valore del centravanti nigeriano, il trio Mancini-Smalling-Ibañez (che tolti i 4 gol subiti a Udine, in campionato avrebbe subito appena 5 gol in 9 gare) potrebbe preferire la seconda versione. Questo perché gli regalerebbe punti di riferimento che con l’ex Sassuolo mancherebbero. Per Raspadori, infatti, Spalletti ha trovato un ruolo da trequartista (o sottopunta come ama chiamarlo Lucio) che lega centrocampo e attacco con movimenti a pendolo, dietro le linee delle squadre avversarie. E per tre marcatori (che complice l’infortunio di Kumbulla, sinora in campo per appena 43 minuti, hanno giocato sempre) non avere l’obiettivo da disinnescare davanti agli occhi, normalmente rende il compito più arduo”.

 

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