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Gazzetta: Simeone è l’essenza del centravanti

“Cattivo sulla palla, spietato nel costruirsi il consenso”. Il Cholito ha il fiuto del gol, sembra navigare da sempre nei mari della Champions, invece è al debutto 

Gazzetta: Simeone è l’essenza del centravanti
Mg Milano 18/09/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Giovanni Simeone

Gazzetta: Simeone è l’essenza del centravanti, cattivo sulla palla, spietato nel costruirsi il consenso.

“Questo Napoli è superiore”, sentenzia la Gazzetta dello Sport. Ieri ha vinto sui Rangers, in Champions, 3-0, anche senza Kvaratskhelia e Osimhen. Chiunque vada in campo è una certezza.

“Con Kvaratskhelia e Osimhen in panchina, il Napoli dovrebbe avere una cifra minore di fantasia e occasioni (il georgiano), oppure freddezza sotto porta, visti i tre centri nelle ultime tre uscite del nigeriano. Ma non è proprio così, anzi, l’ingranaggio funziona alla perfezione anche cambiando i manovratori. Non c’è nemmeno bisogno di fare entrare i due talenti, si guardano tutta la gara comodi e seduti: ci sono Raspadori e Simeone che garantiscono una quota rilevante di spettacolo e concretezza”.

La rosea scrive di Simeone. Ha il fiuto del gol, sembra giocare in Champions League da sempre e invece è alla stagione del suo debutto. Il Cholito è l’essenza del centravanti: “cattivo sulla palla, spietato nel costruirsi il consenso”.

“Il Cholito ha il fiuto del gol da navigato ciurmatore, come se avesse sempre attraversato i mari della Champions, invece è alla stagione del debutto: arriva a quattro eurogol con la doppietta in cinque minuti che mette in discesa la contesa già dopo un quarto d’ora. Simeone ha capito da subito le difficoltà dei suoi guardiani, si infila tra King e Davies, non sbaglia la misura sotto porta, di destro e con un tuffo di testa. E’ l’essenza del centravanti, cattivo sulla palla, spietato nel costruirsi il consenso”.

Il Napoli è superiore e ne è consapevole. E questa consapevolezza si vede nel controllo del gioco.

“Il Napoli ha una consapevolezza della superiorità che arriva attraverso il controllo del gioco. Aggredisce, rifiata, sa
dare e togliere ritmo”.

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