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Il Napoli segna quando vuole (2 Simeone + Østigard), ci vuole coraggio a chiamarle riserve

3-0 ai Rangers, in scioltezza e con tanti diversamente titolari. È la 12esima vittoria consecutiva. Per essere primi basterà non perdere di 4 gol a Liverpool

Il Napoli segna quando vuole (2 Simeone + Østigard), ci vuole coraggio a chiamarle riserve
Db Napoli 26/10/2022 - Champions League / Napoli-Rangers / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Giovanni Simeone

Al Napoli basta un quarto d’ora per battere i Rangers Glasgow: due gol di Simeone e pratica archiviata al 16esimo. Poi, nel finale, il terzo di Østigard. Napoli-Rangers 3-0. Primo tempo con importanti accelerazioni. E poi anche una intelligente e sana gestione della partita. Ma il Napoli non riesce a tenersi, attacca di default. Le vittorie consecutive salgono a dodici. Cinque in Champions: mai accaduto nella storia del club, 15 punti in classifica eppure primo posto nel girone aritmeticamente non ancora sicuro. Il Liverpool ha battuto l’Ajax e basterà non perdere ad Anfield con quattro gol di scarto per finire primi nel girone. Al momento del sorteggio, quest’estate, nessuno avrebbe scommesso su questo esito a una partita dalla fine.

Ma se facciamo il conto delle scommesse estive, non la finiamo più. Ci limitiamo a Giovanni Simeone considerato un centravanti minore. Simpatico, diciamo così. E certamente superiore a Petagna. La stupida etichetta di bomber di provincia. Simeone si sta rivelando un gran bel calciatore. Che si fa trovare sempre pronto. Sempre. Entra col Liverpool e segna. Entra con l’Ajax e segna. Entra a Milano e segna (di testa su assist di Mario Rui). Entra a Cremona e segna (di testa su assist di Mario Rui). Titolare contro i Rangers e fa due gol (uno di testa su assist di Mario Rui; il primo di destro su imbucata di Di Lorenzo). Entrambi da centravanti vero.

Forse quando Spalletti l’altro giorno ha detto che manca qualche doppio, voleva dire che la rosa del Napoli ha i tripli: tre centravanti, uno più forte dell’altro. Il tecnico di Certaldo questa sera ha lungamente applaudito i suoi. Si è quasi commosso al secondo gol di Simeone. Ma ha applaudito molti interventi, anche difensivi. Dove il monumentale Kim ha preso sotto la propria egida Østigard (altro rimpiazzo di lusso). Lobotka a centrocampo è stato costretto agli straordinari e un po’ di stanchezza è parsa affiorare. Ai suoi lati Ndombele (che ha giocato tutta la partita) e Elmas. Davanti, Raspadori e Politano a scortare Simeone. Hanno giocato i diversamente titolari. Dall’inizio dell’anno tutti, ma tutti, hanno giocato al massimo ogni minuto concesso loro dal tecnico. E questo è un altro innegabile merito dell’allenatore.

Il Napoli ha fatto un po’ come il Benfica ieri sera. C’è stato un momento della partita – nel primo tempo – in cui avrebbe potuto segnare a ogni azione offensiva. Gli azzurri non hanno voluto maramaldeggiare. Si sono limitati a gestire. E, a nostro parere, hanno fatto bene. È del tutto inutile giocare ogni partita a tutta. I Rangers in un paio di occasioni hanno anche sfiorato il gol.

Forse è proprio questo che va limato nel Napoli. Stiamo cercando il pelo nell’uovo ma la domanda è: la squadra deve giocare sempre a tutta per rendere? Questo potrebbe essere un limite anche per una squadra fortissima e una rosa amplissima come quella che l’allenatore toscano ha a disposizione.

Vale la pena soffermarsi ancora qualche riga su questa straordinaria Champions del Napoli che ha preso a pallate il Liverpool vicecampione d’Europa, l’Ajax e gli stessi Rangers che lo scorso anno hanno perso in finale di Europa League. Solo il Bayern ha vinto tutte le partite (anche stasera a Barcellona) come gli Spalletti boys.

Stasera hanno riposato Osimhen, Kvaratskhelia, Lozano, Zielinski, Juan Jesus, Olivera. Anguissa si è rivisto in panchina. Tra i subentrati, stasera, anche Zerbin e Zanoli.

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