La squadra continua ad essere un piacere per gli occhi, per la classifica e per i conti societari. Spalletti deve solo fare in modo che il Mondiale non cambi nulla
“Il Napoli attuale è la dimostrazione che si può fare bene tutto, campionato e Champions League, domenica e mercoledì, attraverso idee, qualità e forza. La squadra di Luciano Spalletti continua ad essere un piacere per gli occhi, ma anche per la classifica e per i conti societari”.
E’ il commento della Gazzetta dello Sport alla vittoria del Napoli sull’Ajax, ieri, al Maradona. I gol in Champions sono 17 in quattro partite, per la banda Spalletti, un record per un’italiana nei gironi. Ieri alla lista dei marcatori si è aggiunto anche Osimhen, rientrato in gruppo.
“È questa, più volte sottolineata, un’altra grande differenza con la stagione scorsa. L’assenza di Osimhen non ha frenato le vittorie consecutive, ora sono nove. Il nigeriano non è un intruso, tutt’altro, ma le bellezze di Kvaratskhelia e Raspadori, le intuizioni di Zielinski e le frecciate di Lozano gli hanno tolto l’etichetta di imprescindibile”.
Il migliore in campo, ancora una volta, è stato Kvaratskhelia.
“Il georgiano è ancora una volta il migliore, con il suo calcio di un tempo che sembrava perso, i dribbling e contro dribbling spariti nei legacci tattici. Kvara propone il duello e spesso vince questi uno contro uno che sanno di partite in strada e accendono il pubblico. Chiaro, e lo vedremo, che dietro c’è anche il grande lavoro di preparazione dell’azione, i meccanismi che Spalletti propone e fa funzionare. Ma l’entusiasmo per Kvara va oltre la sua rete su rigore, settima stagionale, o l’assist per Raspadori”.
Ora il Napoli è già agli ottavi.
“Chi incontrerà il Napoli avrà poi almeno tre mesi di tempo per preoccuparsi, per sperare che il rendimento di questa squadra non sia uguale ad adesso. Perché il Napoli attuale sta incantando tutta Europa. Al Maradona cantano di gioia, anche Spalletti spera che dopo il Mondiale sia ancora tutto uguale: la sua missione adesso è proprio questa”.