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Fagnani: «De Laurentiis a “Belve” voleva le domande prima, ho detto di no e non è venuto»

Al Corsera: «Ferrero mi ha chiesto di tagliare una domanda. Ho detto no. È diventato una furia, se n’è scappato con la liberatoria. Devo tanto a Santoro»

Fagnani: «De Laurentiis a “Belve” voleva le domande prima, ho detto di no e non è venuto»
Db Milano 28/06/2022 - presentazione palinsesto Rai stagione 2022-2023 / foto Daniele Buffa/Image nella foto: Francesca Fagnani

Francesca Fagnani, conduttrice di “Belve”, compagna da dieci anni di Enrico Mentana, intervistata dal Corriere della Sera.

Parliamo di «Belve». Primi problemi di questa terza edizione?

«Intervista registrata con Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria. Alla fine mi chiede di tagliare una domanda e dico no. Diventa una furia, mi viene quasi addosso e si nasconde la liberatoria dentro la camicia, scappando».

Quindi come accadde per Elettra Lamborghini, anche questa intervista non la vedremo mai in onda?

Fagnani: «Io mi auguro che questa volta la Rai tenga il punto e la mandi in onda. Bisogna smettere di subire la prepotenza dell’ospite. Dobbiamo recuperare il senso di dignità del nostro mestiere. Tagli e altre richieste non si accettano»

Le chiedono di avere le domande prima?

«È successo, ma dico sempre no. De Laurentiis non è venuto per questo. Noemi Letizia invece è sparita. Tutto già organizzato, poi dopo i risultati elettorali non si è presentata, senza dare spiegazioni».

Nel 2018 ha realizzato una lunga intervista a Giorgia Meloni. Cosa la colpì allora?

«La sua umanità. Ebbe la generosità di aprirsi, e non era forte come oggi. Aveva solo il 5%. Non fu mai banale».

Se la intervistasse oggi, che domanda in più le farebbe?

Fagnani: «Non è ricattabile, perché? Chi ha tentato di farlo e su cosa?»

Qualche no imprevisto?

«Due donne: Sabina Guzzanti che prese proprio male l’invito (mi disse: “le piacerebbe se la chiamassero belva”? ). E Daria Bignardi: da una che ha fatto Le Invasioni barbariche non me l’aspettavo».

Simpatiche impreviste?

«Bianca Berlinguer, Annamaria Bernardini De Pace, Paola Ferrari».

Di Michele Santoro dice

«La mia vera università televisiva è stata Santoro. Mi ha insegnato tutto: si sedeva di fianco a me, per cambiarmi la punteggiatura dei pezzi. Quanto ho imparato da lui!»

Per esempio?

«Non subire la fascinazione del potere. Mi ha sgridato terribilmente perché in un servizio davo del tu a un operaio. E aggiunse: “Se lui piange disperato per il lavoro, non devi consolarlo, devi farlo incazzare”».

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