Sono i due esterni più spettacolari della Serie A, ma il georgiano sorprende di più anche per la sua velocità di adattamento. Due modi diversi di intendere il calcio

Il Corriere dello Sport dedica due pagina al paragone tra Kvara e Leao, i due attaccanti di Napoli e Milan che si stanno rivelando decisivi nel campionato di Serie A.
“I due esterni più spettacolari di questa prima parte di stagione italiana”.
Due giocatori molto diversi tra loro. Di Kvara colpisce la straordinaria facilità con cui si è adattato al campionato italiano.
“È più sorprendente il georgiano per una serie di ragioni. La prima perché arriva non da un altro calcio ma da un altro mondo. Che ne sapeva lui, prima di mettere piede al Napoli, come si gioca in Serie A? Almeno Leao aveva già frequentato il calcio occidentale quando il Milan lo acquistò, era cresciuto in Portogallo e aveva disputato un campionato in Francia. Kvara, appena è arrivato in Italia, non ha mostrato solo la sua straordinaria qualità individuale, ma anche un modo di giocare che gli ha permesso di inserirsi subito all’interno del collettivo”.
Sicuramente il merito è di Spalletti, ma c’entrano tanto le qualità di Kvara. E il suo diverso modo di vedere il calcio rispetto a quello di Leao.
“Probabilmente è merito di Spalletti, che ha rifatto il Napoli in un mese, ma siamo propensi a credere che quel talento che lui spezza per i suoi compagni non sia altro che una sua personale maniera di pensare il calcio, diversa da quella di Leao. Kvara non lo vede solo suo, lo vede di tutti. Leao non dà la stessa impressione. È vero che anche lui sa come si confezionano le palle gol per i compagni, ma il suo calcio quasi sempre coinvolge solo lui stesso. Che poi sia tutto il Milan a beneficiarne è un altro discorso”.