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Mihajlovic: «Gli insulti social? Sono le solite merde senza palle che si nascondono dietro una tastiera»

In conferenza: «Poi magari ti vedono e ti fanno i complimenti. I miei figli si dovranno abituare, la vita è anche questo. In Italia bastano quattro partite e si parla già di crisi»

Mihajlovic: «Gli insulti social? Sono le solite merde senza palle che si nascondono dietro una tastiera»
Db Bologna 21/08/2022 - campionato di calcio serie A / Bologna-Hellas Verona / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Sinisa Mihajlovic

L’allenatore del Bologna, Sinisa Mihajlovic, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara di campionato contro lo Spezia. Di seguito il resoconto di Tuttomercatoweb.com. Il tecnico ha risposto ad una domanda sullo sfogo di sua figlia sui social, contro chi lo offendeva per i risultati deludenti di inizio stagione.

“Sono le solite merde senza palle che si nascondono dietro, poi magari davanti ti vedono e ti fanno i complimenti. Io ho saputo di tutto ieri. Ad ogni modo lei è intervenuta nei confronti di quei commenti che non centravano niente con il calcio. Ai figli può fare male leggere cose così cattive sui propri genitori, ma io sono abituato e soprattutto non li leggo nemmeno perché non ho i social. I miei figli si dovranno abituare che la vita è anche questo“.

Dopo questi risultati si sente in discussione?

“Io sono il primo responsabile di quello che succede, visto che alleno io i ragazzi e li metto in campo io. Ai ragazzi voglio molto bene, perché per le tante cose che abbiamo passato insieme si sono dimostrati prima uomini poi calciatori. Sono e siamo convinti che usciremo da questa situazione, perché vedo la voglia dei ragazzi di vincere. Se però dovete criticare qualcuno e trovare un colpevole, criticate me. Sono comunque convinto che si sistemerà tutto: ne siamo usciti tante volte, e ne usciremo anche questa volta. Sapete la differenza tra ottimista e pessimista? Noi dobbiamo carcere di vedere una cosa positiva in ogni difficoltà ed essere ottimisti. In tutte e tre le partite siamo andati in vantaggio, quindi dobbiamo continuare su questa strada ed essere più cinici e disperati”.

Questa crisi ve la aspettavate così presto? Riguardando le partite, avrebbe fatto qualcosa di diverso rispetto a quello che ha messo in campo in questo primo mese?

“Per quanto riguarda le prime partite, siamo l’unica squadra che abbiamo incontrato Lazio e Milan fuori casa. Se dobbiamo essere sinceri, dovremmo parlare solo della partita con il Verona e quella con la Salernitana. Siamo solo all’inizio, c’è tutto il tempo per recuperare, ma sappiamo di dover cambiare marcia e risalire. Per quello che mi riguarda, in queste partite abbiamo solo perso i punti, non siamo stati sconfitti perché altrimenti avremmo perso fiducia, invece siamo sempre stati in partita fino alla fine. Riguardo a quello che mi rimprovero io, posso dire che un allenatore cerca sempre di mettere in campo l’11 che pensa essere migliore per mettere in difficoltà la squadra avversaria, poi in alcune partite le cose non vanno come uno se le aspetta. In generale, l’allenatore cerca sempre di fare il meglio per la propria squadra e solo chi non lavora non sbaglia”.

Domani, visto il terzo impegno in una settimana, ci può essere spazio per qualche nuovo inserimento?

“Si, certo. Faremo sicuramente qualche cambio, per arrivare alla partita più riposati possibile”.

Quella frase su Posch qua non è stata gradita, la ridirebbe?

“Non è che un allenatore deve conoscere tutti i giocatori al mondo. Non lo avevo mai visto e non mi avevano fatto il suo nome. Ho dato il mio benestare su quasi tutti i giocatori presi dalla società”.

C’è un messaggio particolare che dà alla squadra per domani?

“Quello di vedere una squadra disperata che cerca di vincere e trovare i punti: in Italia funziona così, bastano quattro partite e si parla già di crisi“.

 

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