“Il calcio fisico è un luogo comune, quando i giocatori più bravi non vengono protetti viene penalizzato il bel gioco”
Il durissimo calcio inglese, quello che per Graeme Souness “è un gioco da uomini” in cui Cristian Romero tira i famigerati capelli di Marc Cucurella e nessuno dice niente. Quello dove l’arbitro “lascia giocare”, e pure gli allenatori quasi finiscono alle mani, tipo Conte e Tuchel. Il “calcio fisico”. Sono, scrive The Athletic, tutti cliché.
I falli fischiati, tanto per cominciare, sono in aumento. Ma soprattutto non è vero che agli inglesi piaccia così. Siamo noi stranieri che ne abbiamo una visione stereotipata, scrive il giornale in un approfondimento: “Un arbitraggio indulgente non equivale necessariamente a un calcio più divertente”. Anzi.
E’ vero che “le partite stop-start non sono divertenti perché le partite di calcio hanno bisogno di un ritmo costante per essere coinvolgenti”. “Ma, chiaramente, l’arbitraggio dà anche il tono a ciò che è lecito, al modo in cui i giocatori agiscono in campo e, in un senso più ampio, al tipo di calciatori che i manager scelgono e persino ai tipi di giocatori che i club crescono e acquistano”.
“E il calcio inglese, tecnicamente parlando, è giocato a un livello più alto che mai da individui tremendamente più abili di quelli di due o tre decenni fa, l’era che Souness presumibilmente desidera ardentemente”.
Insomma, scrive The Athletic il segreto del calcio inglese non è il fisico. E’ la tecnica superiore. “Guarda una partita di Premier League, ad esempio, della metà degli anni 2000 e rimarrai stupito dal numero di semplici passaggi che vanno fuori bersaglio, dalla frequenza con cui i portieri passeggiano con la palla, dalla frequenza con cui le squadre lanciano semplicemente rimesse lungo la linea piuttosto che tentare di mantenere il possesso. E parte del motivo per cui il gioco è giocato a un livello molto più alto in questi giorni è un arbitraggio più rigoroso“.
“Lo sviluppo tecnico del calcio negli anni è indissolubilmente legato al fatto che i giocatori riescono a farla franca sempre meno, dalla carica del portiere ai contrasti da dietro”. “Il risultato è che i centrocampi della Premier League di oggi sono pieni di calciatori tecnicamente abili e fantasiosi”.
La scorsa stagione si sono registrati poco più di 20 falli a partita in Premier League, circa 22 in Serie A, circa 23 in Bundesliga, 24 in Ligue 1 e ben 27 nella Liga. Nove delle 20 squadre della Liga hanno ricevuto 100 cartellini gialli o più, rispetto alle sole tre squadre degli altri quattro campionati maggiori messi insieme. “I giocatori della Liga sono significativamente più cattivi rispetto ad altri campionati europei? No, è essenzialmente il contrario: sono puniti in modo più rigoroso, la fisicità è meno importante e i giocatori tecnici hanno più spazio per brillare”.
“Se gli arbitri decidono attivamente di consentire ai giocatori di usare più fisicità, ciò significa costantemente che i giocatori tecnici dominino meno e i buoni giocatori si fanno male più spesso”.