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La sottile linea rosa della Gazzetta: «La resistenza dell’Inter su Skriniar è una svolta per il nostro calcio»

Il pezzo bellico sul mercato di difesa dei nerazzurri: il Psg cala a Milano “con un piano d’assalto”, ma “lo stato maggiore dice no”

La sottile linea rosa della Gazzetta: «La resistenza dell’Inter su Skriniar è una svolta per il nostro calcio»

“Tanto tuonò che piovve”, perché “era solo questione di tempo prima che il fiato del Psg si risentisse sul collo dell’Inter”. Ma l’Inter, attenzione, DICE NO, come da titolone a doppia pagina (2 e 3). Con un pezzo bellico la Gazzetta dello Sport prova in tutti i modi ad arginare la realtà incombente: l’Inter ha le casse vacanti, gli sponsor insolventi, Oaktree in cerca di acquirenti. Ma per la Gazzetta “l’Inter che resiste a tutti i costi su Skriniar è un segnale di svolta per il nostro calcio”. Il richiamo della collina, l’eco dei canti partigiani, l’orgoglio patrio.

Il Psg ha messo sul piatto 60 milioni, e rilancerà. L’articolo però sembra una cronaca di Luigi Barzini dal fronte russo-giapponese. Ci sono “i nerazzurri riuniti nel loro stato maggiore”, il giocatore “da salvare (quasi) a ogni costo” come un soldato Ryan qualunque. I francesi sono calati a Milano “con munizioni e un preciso piano d’assalto”.

Zhang intanto s’è piantato sul campo, come un bastione insuperabile. “Dice no”, dice no a tutto. Erano 50 milioni prima, ora 60. L’Inter aveva messo 70 come prezzo minimo, ora però “ne servono 90”. Manca poco che gli sfilino il club da sotto al braccio, ma per la Gazzetta il Presidente resta in trincea a testa alta. Se le difese dovessero cedere, poi, “non basterebbe arruolare il solo Manuel Akanji”.

skriniar

La sottile linea rosa è chiara. A pagina 4 c’è l’approfondimento tecnico. Il titolo su Skriniar è “insostituibile”. Perché “roccioso e duttile, digerita la linea a 3, è tornato al top in due ruoli”. E i segnali dal resto della truppa sono espliciti, “da capitan Handa in giù, per sottolineare l’importanza del numero 37”.

“Il Psg sarà pure minaccioso nel suo blitz, ma l’Inter è come Inzaghi: non ha voglia di scherzare”, chiude la Gazzetta.

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